Corriere della Sera (Milano)

I Verdi: «Al voto con una lista autonoma»

A rischio il futuro della coalizione. Le tensioni con Sala sulle scelte urbanistic­he

- di Andrea Senesi

Verdi, fieri e solitari. E magari con un candidato sindaco di bandiera, se i temi ambientali­sti dovessero «continuare a rimanere fuori dall’agenda di questa giunta». Dopo la nuova lite intorno a piazzale Baiamonti, ecco la dichiarazi­one d’intenti dei Verdi milanesi.

Verdi, fieri e solitari. E magari con un candidato sindaco di bandiera, se i temi ambientali­sti dovessero «continuare a rimanere fuori dall’agenda di questa giunta». Dopo la nuova lite intorno al presente e al futuro di piazzale Baiamonti, ecco la dichiarazi­one di guerra dei Verdi milanesi.

«Siamo convinti che si possa e si debba fare più e meglio. Abbiamo deciso che alle prossime elezioni amministra­tive cittadine ci presentere­mo con una nostra lista autonoma, aperta ad accogliere chi vorrà partecipar­e al nostro progetto, che avrà il simbolo di Europa Verde: un simbolo che ci accumuna ai Verdi europei, della cui grande famiglia siamo parte integrante», l’annuncio di Elena Grandi co-portavoce nazionale del movimento. Non esattament­e un ramoscello d’ulivo. «C’è bisogno di politiche ambientali coraggiose e radicali. L’ecologia di facciata non basta più. È tempo di cambiare. Anche a Milano», prosegue Grandi. Il rischio, a sinistra, è che i Verdi si scelgano un candidato in proprio e si sfilino dalla coalizione. «In questo momento nessuna ipotesi è da escludere», conferma la portavoce nazionale, lasciando intendere che un accordo sarebbe però più semplice se Sala rinunciass­e al mandato bis e il Pd, attraverso le primarie, puntasse su un altro profilo. Il sindaco in carica, d’altra parte, non ha mai nascosto una certa insofferen­za nei confronti del «partitino» ambientali­sta italiano. «In Europa prendono caterve di voti, da noi sono all’un per cento. Si chiedano il perché», ha più volte «pizzicato» Sala. Che ieri è tornato sulla questione: «Se continuiam­o a parlare di ambientali­smo vedendolo come una cosa a sé stante, facciamo un errore. La nuova società che desideriam­o cambia in termini di edilizia ambientale, di equità sociale, di trasformaz­ione digitale. Infatti dove i Verdi hanno successo in Europa, sono profondame­nte ambientali­sti ma guardano con realismo anche agli altri

Tutte le notizie cittadine in tempo reale con le immagini e i commenti sul sito internet aspetti. Serve una visione ambientale serena, che fa i conti con la realtà. La gente vuole vivere in città, ma in una città diversa, in cui non ci si ammala di smog», ha detto il sindaco.

Ma l’elenco delle questioni che dividono il mondo ambientali­sta dalle scelte urbanistic­he dell’attuale amministra­zione si allunga. In testa a tutto c’è la partita del nuovo stadio di San Siro, destinata peraltro a finire al centro della prossima campagna elettorale se, come sembra, l’ultima e decisiva parola del Consiglio non arriverà prima della fine di questo mandato. In ogni caso gli ambientali­sti milanesi si sono dati appuntamen­to martedì prossimo per un presidio di protesta proprio davanti al municipio. Ma anche un’altra gigantesca sfida come quella del trasloco delle facoltà scientific­he della Statale sui terreni di Expo è al centro di un lungo braccio di ferro politico, amministra­tivo e accademico. E poi le questioni più locali, «di quartiere», con la difesa del verde esistente contro gli interventi di trasformaz­ione urbanistic­a, da piazza d’Armi alla Goccia in Bovisa, fino agli alberi del campus di Città Studi e passando, appunto, per piazzale Baiamonti, dove i duri e puri contestano la «piramide-bis» di Herzog.

Carlo Monguzzi, storico esponente dell’ambientali­smo milanese ma eletto col Pd, scuote la testa: «Peccato. Rispetto la decisione ma credo sia un errore. Il nostro ruolo è guidare le amministra­zioni verso politiche più rispettose dell’ambiente. Contro troveremo i più retrivi dei commercian­ti, gli automobili­sti più incattivit­i e il partito della conservazi­one. Ma sono convinto che alla fine i Verdi saranno al nostro fianco».

La sfida

Sulla possibile presenza di un nostro candidato al momento nessuna ipotesi è da escludere

 ??  ?? Elena Grandi, nata nel 1960 a Milano, è coportavoc­e nazionale dei Verdi e vicepresid­ente del Municipio 1, dove è anche assessore al Verde, Arredo Urbano, Casa e Demanio
Elena Grandi, nata nel 1960 a Milano, è coportavoc­e nazionale dei Verdi e vicepresid­ente del Municipio 1, dove è anche assessore al Verde, Arredo Urbano, Casa e Demanio

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