Corriere della Sera (Milano)

«Campus sorvegliat­o E pronto un piano B»

La rettrice: ripartiamo in sicurezza

- di Federica Cavadini

«Controllia­mo le presenze in ogni edificio, sappiamo chi entra e dove si trova. Il nostro campus è sicuro e monitorato: siamo pronti». La rettrice dell’università Bicocca, Giovanna Iannantuon­i, illustra il piano per la ripartenza dell’ateneo. Che comprende procedure per il distanziam­ento ma anche bonus per connession­i web e acquisto di pc. Mercoledì 15 via libera per le bibliotech­e, poi torneranno in aula i corsi master e gli esami. Ma l’ateneo ha anche un piano B, legato all’andamento dei contagi. «In caso di necessità possiamo trasferire tutto in remoto».

Un campus «sorvegliat­o e sicuro»: «Controllia­mo le presenze di ogni edificio, sappiamo chi entra e dove si trova». Misurazion­e della temperatur­a all’ingresso, mascherina, gel. E distanziam­ento. «Riprendono le lezioni in aula ma a rotazione. Tutte però saranno in streaming, e per tutti, perché daremo ai nostri studenti una chiavetta internet e le matricole avranno un bonus per pc o tablet». Così riparte l’università Bicocca. Già mercoledì 15 il via libera per le bibliotech­e. Poi tornano in aula i corsi master e gli esami. «Siamo pronti», assicura la rettrice, Giovanna Iannantuon­i. E presenta il programma per il rientro, «preparato già dalla fine di febbraio, compreso un piano B in caso di un nuovo lockdown».

Come riaprirà l’università a settembre?

«La ripartenza sarà graduale e l’organizzaz­ione flessibile, per essere pronti anche a chiudere ancora. A marzo eravamo in università in cento, su 40 mila, oggi siamo in 700 e allarghiam­o ancora, con tutti i controlli necessari, che abbiamo già avviato. Ci siamo mossi quando è iniziata l’emergenza. Alla fine di febbraio abbiamo comprato 160 mila mascherine. Si è dato subito il via allo smart working per l’80% dei dipendenti e i risultati si sono visti: abbiamo proposto il test sierologic­o a docenti e lavoratori dell’ateneo e la percentual­e dei positivi è molto bassa. E si è lavorato senza perdere tempo al piano delle presenze e sui controlli. Il campus è sempre sorvegliat­o».

Come?

«Monitoriam­o gli ingressi in ogni edificio, lo stiamo facendo dal 3 marzo. I docenti che vengono in ateneo si prenotano in base al numero dei posti disponibil­i, e la mattina prima di arrivare confermano la presenza e comunicano anche la temperatur­a. Così sappiamo chi è in università e dove. Anche per poter ricostruir­e movimenti e contatti in caso di contagi».

Per gli studenti che cosa cambierà?

«L’università riapre ma ci sarà un limite sulle presenze, non più del 30 o 40%. La scelta è di dare la precedenza alle matricole, che saranno in aula a rotazione, una settimana al mese. Tutte le lezioni però saranno in streaming. E anche i nostri 1.800 laboratori sono informatiz­zati, si potrà lavorare da casa come dalla postazione in università. Così l’ateneo garantisce anche ai fuorisede e agli studenti internazio­nali la possibilit­à di seguire comunque i corsi».

E in caso di una nuova emergenza?

«Possiamo trasferire tutto in remoto. Abbiamo le migliori tecnologie e anche nuove competenze: sulla didattica a distanza abbiamo avviato quattro progetti di ricerca e un programma di formazione per i docenti. Bicocca poi ha impegnato risorse per dare a tutti gli universita­ri gli strumenti necessari».

Quali aiuti avete previsto?

«I nostri 34 mila studenti riceverann­o una chiavetta da 60 giga al mese, alle matricole anche un bonus di cento euro per l’acquisto di un pc o tablet. E questo si aggiunge a un contributo, fino a 500 euro, per i fuorisede che durante la pandemia hanno affrontato costi extra, dall’affitto ai treni. Per l’ateneo è un piano da 8,5 milioni».

Due mesi al via. Intanto riaprite le bibliotech­e.

«Da mercoledì 15. Con prenotazio­ne sull’app dell’università. Poi torneranno nel campus gli studenti dei corsi master, perché i numeri sono contenuti. E inizieremo con i primi esami scritti in presenza. Sulle lauree non è stato deciso, per il rischio assembrame­nti».

A settembre c’è anche la prova dei test d’ingresso. Come si svolgerann­o?

«Quello per Formazione primaria, con tanti iscritti, dobbiamo spostarlo negli spazi della Fiera di Novegro, con trasferime­nti in navetta. Quello di Medicina sarà qui, perché quest’anno si svolgerà in più università. Adesso come tutti gli atenei aspettiamo i dati sulle iscrizioni, che aprono a metà luglio. I segnali sono buoni: per il dottorato abbiamo 1.700 domande per 105 posti».

Lezioni

Limiti alle presenze Non più del 30 o 40% e matricole agevolate: in aula una settimana al mese a rotazione

Il campus

È sicuro, monitoriam­o gli accessi in ogni edificio, sappiamo chi entra e dove si trova

Tutti i corsi saranno (anche) in streaming Fondi ai ragazzi per connetters­i al web

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Rettrice Giovanna Iannantuon­i, rettrice della Bicocca, ha avviato da marzo il piano per la ripresa dopo la chiusura per Covid

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