Clima, il Comune lancia il monitoraggio online «Aspettiamo suggerimenti»
Ricorso per non bloccare i monopattini in sharing
È la messa a terra del Piano Aria Clima, quello che prevede tra l’altro da qui al 2030 di dimezzare la mobilità motorizzata personale, di istituire la Zero Emissione Zone, di dimezzare i parcheggi su strada e istituire un’area pilota carbon neutral dove si potrà circolare solo a piedi, in bici o in monopattino. Ieri, il Comune ha messo online un questionario per chiedere ai cittadini consigli e suggerimenti che potranno essere recepiti nel testo del Piano Aria Clima. Ventisette domande suddivise in quattro sezioni. «Con il questionario che rimarrà aperto fino al primo settembre — ha spiegato l’assessore alla Partecipazione, Lorenzo Lipparini — avviamo un percorso di ascolto e di condivisione che consideriamo parte integrante della messa a punto del Piano Aria Clima. Dopo l’estate cominceranno quindi i laboratori cittadini e gli incontri nei Municipi per arrivare all’approvazione del piano». Una volta chiusa la consultazione le risposte saranno analizzate e i risultati verranno messi nella stessa sezione del sito. Il Comune si aspetta che il questionario verrà compilato dalle 4 mila alle 6 mila persone. E sempre ieri, Palazzo Marino ha deciso di fare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar che settimana scorsa ha accolto il ricorso della società Lime, esclusa dal bando, dichiarando illegittimo l’avviso pubblico per i monopattini in sharing. Lo scopo del ricorso del Comune è mantenere in funzione l’attività di sharing dei monopattini ha spiegato l’assessore alla Mobilità Marco
Granelli nel corso della commissione consiliare di ieri. Contemporaneamente Granelli lascia aperta la porta all’azienda esclusa: «Siamo comunque disponibili a discutere con la società al fine di trovare un accordo».
Tutti segnali che indicano la volontà del Comune e del sindaco Sala di procedere senza indugi sulla strada della sostenibilità. La parola d’ordine è realizzare nel più breve tempo possibile gli interventi presenti nel Piano Aria Clima del Comune. «Dobbiamo velocizzare quello che abbiamo deciso e scritto — ha detto ieri intervistato in streaming dai Giovani Democratici — Se nel piano ipotizziamo di mettere fuori legge le caldaie a gasolio nel 2023, bisogna farlo. Sul tema della ciclabilità, più passa il tempo e più mi convinco che sia veramente giusto immaginare una Milano del futuro con un uso delle bicicletta ben superiore a quello attuale. Guardate che gli olandesi non sono nati ciclisti. Non è che nel loro dna c’è la bicicletta. Ma se uno studia e va a guardare cosa ha fatto nei decenni precedenti la politica per favorire questo percorso, ci trova le risposte. La politica deve dare il suo indirizzo. Il punto è crederci e andare avanti. Penso che mai come ora questa idea di una mobilità diversa debba segnare il percorso di Milano nei prossimi anni».