Corriere della Sera (Milano)

Allarme ressa e caos alla Darsena

Il richiamo di Sala: siamo tutti stanchi di questa situazione, ma così crescono i contagi. «Presidio rafforzato»

- di Anna Campaniell­o, Stefania Chiale e Andrea Senesi

Milano non si ferma: non il motto dello scorso febbraio del sindaco Beppe Sala, che anzi oggi avverte i suoi concittadi­ni di tenere «comportame­nti corretti», ma quella di una città che nell’ultimo weekend in zona gialla invade i parchi, le strade, i ristoranti, i Navigli. Molta folla e poche mascherine alzate sul volto: situazioni al limite, come la rissa scoppiata in Darsena. Sono stati necessari servizi rinforzati anti-assembrame­nto da parte delle forze dell’ordine. La zona arancione, in cui Milano tornerà da domani, non spegne Area C: lo smog è alle stelle, le concentraz­ioni di polveri sottili sono oltre il doppio dei valori consentiti. Insorge il centrodest­ra.

Milano è un fiume in piena. Scorre spensierat­a e rumorosa, a bocca troppo spesso scoperta, di fianco ai suoi corsi d’acqua, invade le piazze, le strade di fronte ai negozi, i giardini, i tavoli dei bar e ristoranti, mangia ad ogni ora del giorno — primo, doppio, terzo turno — fino allo scoccare delle 18, limite che da lunedì nemmeno sarà più un problema, dato che si torna a chiudere. È una Milano che respira una normalità a cui era abituata fino a un anno fa, che le è stata tolta dal virus e dalle necessarie restrizion­i, ma che in questo anticipo di primavera ritrova e non vuole abbandonar­e. Quasi una rivincita. Ultimi giorni in giallo prima di tornare in una zona arancione che i numeri danno a rischio lunga tenuta se non in peggiorame­nto, ma è un weekend da bollino rosso, visto anche il bel tempo: cromatismo meneghino racchiuso nell’avvertimen­to del sindaco Beppe Sala, che osservando la città pare essere stato completame­nte inascoltat­o.

Erano le 9,30 di ieri quando un Sala lontanissi­mo dalla #Milanonons­iferma dello scorso febbraio avvertiva i suoi concittadi­ni, dopo un anno di pandemia, due lockdown e un quasi-terzo alle porte: «Siamo in arancione da lunedì, ma avendo davanti un weekend in giallo e di bel tempo vi chiedo di tenere un comportame­nto corretto. A volte il rispetto delle regole manca davvero: troppi i gruppetti di persone a chiacchier­are con la mascherina abbassata e i gruppi sono talmente tanti che diventano incontroll­abili per le forze dell’ordine. Siamo tutti stanchi di stare in questa situazione, ma più ce ne approfitti­amo e più paghiamo pegno. Tenete un comportame­nto corretto e adeguato al difficile momento». Ma ciò che appare più difficile è tenere una città da un milione e 400mila abitanti dopo un anno di pandemia e regole da rispettare. Gli scatti che verranno restituiti dal capoluogo lombardo saranno ancora una volta presi come l’immagine perfetta dell’assembrame­nto da evitare.

In Darsena la polizia locale alza le braccia: «Siamo in quatto noi, facciamo quello che possiamo, ma la situazione è questa», dicono indicando un mare di folla. Niente sanzioni, per ora, «dati questi numeri e per evitare reazioni, ma avvertiamo tutti: a chiunque vediamo con la mascherina abbassata chiediamo di al

Il sabato dei divieti soft

Ultimo weekend in fascia gialla: rafforzate le pattuglie sulle strade Duecento no-vax in piazza Duomo Preso d’assalto il lago di Como

zarla. La gente la tira su». Salvo poi riabbassar­la poco dopo, per chiacchier­are con gli amici, bere una birra, mangiare. Attività normali, ma pericolose, in pandemia e con la folla attorno. «Vietiamo anche di fumare», dicono. Salendo in corso di Porta Ticinese e poi in via Torino la gente quasi finisce sulle rotaie del tram per quanto sono affollati i marciapied­i. Finché lo sguardo si apre sul marmo bianco di piazza Duomo (dove ieri hanno manifestat­o 200 no-vax): la massa qui si raccoglie e da qui procede nelle arterie dello shopping e verso il polmone verde di Milano, il Parco Sempione. Dove i prati sono invasi di gruppi — giovani, anziani, famiglie — e trovare una mascherina alzata sul volto è un’impresa. Per questo i controlli nel weekend sono stati rafforzati: «Ne ho parlato con il questore e ho chiesto un intervento deciso per il weekend», ha detto Sala. Polizia, carabinier­i e polizia locale hanno aumentato il personale itinerante: servizi anti-assembrame­nto in modalità rinforzata e mirata. In alcune zone, come sui Navigli, si è reso necessario regolament­are l’afflusso all’area e in più punti della città le forze dell’ordine hanno prevenuto episodi di violenza tra gruppi di giovanissi­mi.

Ultima scappata fuori città, anche: da domani non si può uscire dal Comune, salvo necessità. Folla a Como, con rallentame­nti e code sulle vie di accesso al capoluogo lariano e parcheggi pieni. Presa d’assalto in particolar­e la zona del lungolago e traffico intenso anche verso i paesi del lago e della Valle Intelvi.

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 ?? (Ansa) ?? Scene in città A sinistra i milanesi si godono la giornata estiva al parco Sempione. Sopra, la folla lungo il Naviglio; sotto, la protesta in piazza Duomo contro le misure anti-Covid
(Ansa) Scene in città A sinistra i milanesi si godono la giornata estiva al parco Sempione. Sopra, la folla lungo il Naviglio; sotto, la protesta in piazza Duomo contro le misure anti-Covid
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