Allarme ressa e caos alla Darsena
Il richiamo di Sala: siamo tutti stanchi di questa situazione, ma così crescono i contagi. «Presidio rafforzato»
Milano non si ferma: non il motto dello scorso febbraio del sindaco Beppe Sala, che anzi oggi avverte i suoi concittadini di tenere «comportamenti corretti», ma quella di una città che nell’ultimo weekend in zona gialla invade i parchi, le strade, i ristoranti, i Navigli. Molta folla e poche mascherine alzate sul volto: situazioni al limite, come la rissa scoppiata in Darsena. Sono stati necessari servizi rinforzati anti-assembramento da parte delle forze dell’ordine. La zona arancione, in cui Milano tornerà da domani, non spegne Area C: lo smog è alle stelle, le concentrazioni di polveri sottili sono oltre il doppio dei valori consentiti. Insorge il centrodestra.
Milano è un fiume in piena. Scorre spensierata e rumorosa, a bocca troppo spesso scoperta, di fianco ai suoi corsi d’acqua, invade le piazze, le strade di fronte ai negozi, i giardini, i tavoli dei bar e ristoranti, mangia ad ogni ora del giorno — primo, doppio, terzo turno — fino allo scoccare delle 18, limite che da lunedì nemmeno sarà più un problema, dato che si torna a chiudere. È una Milano che respira una normalità a cui era abituata fino a un anno fa, che le è stata tolta dal virus e dalle necessarie restrizioni, ma che in questo anticipo di primavera ritrova e non vuole abbandonare. Quasi una rivincita. Ultimi giorni in giallo prima di tornare in una zona arancione che i numeri danno a rischio lunga tenuta se non in peggioramento, ma è un weekend da bollino rosso, visto anche il bel tempo: cromatismo meneghino racchiuso nell’avvertimento del sindaco Beppe Sala, che osservando la città pare essere stato completamente inascoltato.
Erano le 9,30 di ieri quando un Sala lontanissimo dalla #Milanononsiferma dello scorso febbraio avvertiva i suoi concittadini, dopo un anno di pandemia, due lockdown e un quasi-terzo alle porte: «Siamo in arancione da lunedì, ma avendo davanti un weekend in giallo e di bel tempo vi chiedo di tenere un comportamento corretto. A volte il rispetto delle regole manca davvero: troppi i gruppetti di persone a chiacchierare con la mascherina abbassata e i gruppi sono talmente tanti che diventano incontrollabili per le forze dell’ordine. Siamo tutti stanchi di stare in questa situazione, ma più ce ne approfittiamo e più paghiamo pegno. Tenete un comportamento corretto e adeguato al difficile momento». Ma ciò che appare più difficile è tenere una città da un milione e 400mila abitanti dopo un anno di pandemia e regole da rispettare. Gli scatti che verranno restituiti dal capoluogo lombardo saranno ancora una volta presi come l’immagine perfetta dell’assembramento da evitare.
In Darsena la polizia locale alza le braccia: «Siamo in quatto noi, facciamo quello che possiamo, ma la situazione è questa», dicono indicando un mare di folla. Niente sanzioni, per ora, «dati questi numeri e per evitare reazioni, ma avvertiamo tutti: a chiunque vediamo con la mascherina abbassata chiediamo di al
Il sabato dei divieti soft
Ultimo weekend in fascia gialla: rafforzate le pattuglie sulle strade Duecento no-vax in piazza Duomo Preso d’assalto il lago di Como
zarla. La gente la tira su». Salvo poi riabbassarla poco dopo, per chiacchierare con gli amici, bere una birra, mangiare. Attività normali, ma pericolose, in pandemia e con la folla attorno. «Vietiamo anche di fumare», dicono. Salendo in corso di Porta Ticinese e poi in via Torino la gente quasi finisce sulle rotaie del tram per quanto sono affollati i marciapiedi. Finché lo sguardo si apre sul marmo bianco di piazza Duomo (dove ieri hanno manifestato 200 no-vax): la massa qui si raccoglie e da qui procede nelle arterie dello shopping e verso il polmone verde di Milano, il Parco Sempione. Dove i prati sono invasi di gruppi — giovani, anziani, famiglie — e trovare una mascherina alzata sul volto è un’impresa. Per questo i controlli nel weekend sono stati rafforzati: «Ne ho parlato con il questore e ho chiesto un intervento deciso per il weekend», ha detto Sala. Polizia, carabinieri e polizia locale hanno aumentato il personale itinerante: servizi anti-assembramento in modalità rinforzata e mirata. In alcune zone, come sui Navigli, si è reso necessario regolamentare l’afflusso all’area e in più punti della città le forze dell’ordine hanno prevenuto episodi di violenza tra gruppi di giovanissimi.
Ultima scappata fuori città, anche: da domani non si può uscire dal Comune, salvo necessità. Folla a Como, con rallentamenti e code sulle vie di accesso al capoluogo lariano e parcheggi pieni. Presa d’assalto in particolare la zona del lungolago e traffico intenso anche verso i paesi del lago e della Valle Intelvi.