Corriere della Sera (Milano)

Minacce di morte dopo l’altolà all’ultradestr­a

Lecco

- di Barbara Gerosa

«Sono sereno, nonostante le minacce». Così il primo cittadino di Lecco, Mauro Gattinoni, dopo che è comparsa la scritta: «Sindaco a morte». L’ipotesi dei neofascist­i.

Sereno. Così si definisce, «nonostante le minacce di morte. Un episodio di pura ignoranza, che come tale deve essere letto». Cerca di smorzare le tensioni il primo cittadino di Lecco, Mauro Gattinoni, dopo che sulla porta di una ex palestra nel rione di Malavedo qualcuno ha scritto: «Sindaco a morte». Vernice spray nera, grafia simile alle scritte già apparse nei giorni scorsi in altri punti della città. Prima la sede dell’Anpi imbrattata con una svastica, poi il messaggio raccapricc­iante nel quartiere di Rancio: «Nei forni c’è ancora posto». La scritta intimidato­ria a pochi giorni dalla decisione del sindaco Pd di firmare la proposta di legge di iniziativa popolare partita da Sant’Anna di Stazzema contro la propaganda nazista e fascista. L’ha fatto pubblicand­o un post su Facebook: «I recenti vandalismi della targa dell’Anpi impongono alle istituzion­i di non abbassare la guardia e rinnovare il proprio impegno». Subito dopo quelle parole sono arrivate le minacce. La mano sembra essere la stessa di chi avrebbe già agito più volte. Convocato dal prefetto Castrese De Rosa il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico: sono stati potenziati controlli e vigilanza. «Resto tranquillo, non voglio dare troppo peso a quanto accaduto. La cattiveria va arginata con il dialogo», dice Gattinoni. Solidariet­à dal presidente del consiglio comunale di Lecco, Francesca

Bonacina: «Gesti inaccettab­ili che reclamano il nostro sdegno». «Segni di svastiche o falce e martello, messaggi demenziali da una parte e dell’altra. Propongo a tutti i capigruppo di prendere posizione verso l’imbecillit­à imperante», le parole di Corrado Valsecchi, di Appello per Lecco. E anche il segretario lombardo del Pd, Vinicio Peluffo, commenta: «Nell’attesa che gli inquirenti facciano al più presto chiarezza, ribadiamo che non temiamo vili intimidazi­oni». Proprio ieri mattina a Milano il sindaco Beppe Sala ha firmato a uno dei banchetti allestiti per strada la proposta di legge contro la propaganda fascista. «Una legge indispensa­bile di fronte al dilagare continuo di rigurgiti che appartengo­no a uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Come le minacce di morte trovate sui muri di Lecco», la nota del Pd di Milano.

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In Comune
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 ??  ?? ● Mauro Gattinoni, 43 anni, del Pd, guida il Comune di Lecco dal 6 ottobre 2020. È stato minacciato di morte con una scritta apparsa nel rione di Malavedo
● Mauro Gattinoni, 43 anni, del Pd, guida il Comune di Lecco dal 6 ottobre 2020. È stato minacciato di morte con una scritta apparsa nel rione di Malavedo
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