Corriere della Sera (Milano)

Flash mob degli esercenti per l’isola pedonale (che non c’è) Ma il comitato: sarebbe il caos

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L’ isola che non c’è. Via Ascanio Sforza, lato B del Ticinese. Da anni gli esercenti sono in attesa della promessa riqualific­azione del «loro» Naviglio, il Pavese. Da quando il progetto venne presentato al «Bilancio partecipat­o» di Palazzo Marino: via il traffico, nuovo arredo urbano, dehors.

L’estate scorsa l’annuncio: «Pronti a partire». E poi, niente. Oggi — dalle 17.30 alle 18 — i commercian­ti denunceran­no i ritardi con un flash mob, ma per garantire la sicurezza («Il rispetto delle regole è preminente») non verrà offerto da bere come previsto inizialmen­te. Spiega Michele Berteramo, rappresent­ante del Duc Navigli e consiglier­e Epam: «L’isola pedonale è fortemente voluta non solo dagli operatori commercial­i, ma anche dai residenti che hanno raccolto oltre 1.200 firme. Siamo al paradosso: la delibera della giunta che approva il provvedime­nto è di ormai quasi tre anni fa come il parere del Municipio 5. E da due anni sono stati anche effettuati gli indispensa­bili correttivi viabilisti­ci preparator­i, all’altezza dei piazzali di Porta Lodovica e Cantore, per consentire la pedonalizz­azione di via Ascanio Sforza dove le auto transitano con direzione periferia». Conclude Berteramo: «La zona senz’auto riequilibr­erebbe i flussi di attrattivi­tà fra Naviglio Grande e Pavese e ridurrebbe gli assembrame­nti». Contrario al progetto il Comitato Navigli: «L’isola pedonale desertific­herebbe la vita commercial­e diurna per lasciare spazio ai bar, creando caos».

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