ITALIANI GENEROSI OPPURE PIÙ TIRCHI?
Ma è vero che il famoso italiano medio, quello che primeggia in ogni ricerca di mercato, pur avendo tante virtù ha un imperdonabile difetto: quello di essere un po’ taccagno? I più generosi tra gli osservatori si esprimono in un altro modo: sarebbe molto restìo a spendere. L’espressione è elegante, diciamolo, accettabile. E però a togliere valore a un tale severo giudizio intervengono alcuni dati significativi. Ecco il primo: una fonte autorevole come la Banca d’Italia ci fa sapere che l’italiano medio è diventato più risparmioso nell’anno in cui è scoppiata la crisi epidemica (2020), ma nello stesso periodo i sondaggi d’opinione ci fanno sapere che è diventato più altruista, essendo aumentate le sue donazioni. Vediamo allora nel dettaglio come ci stiamo comportando. Una cifra globale aiuta: sui conti correnti delle famiglie italiane giacciono 1.080 miliardi di euro; ebbene, su questi risparmi si è registrato nel giro di nove mesi un aumento del 3,4%. Certo, una simile crescita appare motivata dalle incertezze che provoca il Covid-19 non ancora sconfitto; e da un sentimento generico di prudenza. Ma le attuali ristrettezze economiche non pare che frenino l’indole dell’italiano medio. Infatti il 21% dei nostri concittadini nel 2019 ha donato settanta euro in favore di una causa solidale. Nel primo semestre del 2020 gli euro sono diventati 77, stando alla classica ricerca di mercato. Più o meno 20 centesimi al giorno. Dunque siamo istintivamente sensibili agli appelli di solidarietà. Vi pare poco?