Corriere della Sera (Milano)

ITALIANI GENEROSI OPPURE PIÙ TIRCHI?

- di Antonio Lubrano

Ma è vero che il famoso italiano medio, quello che primeggia in ogni ricerca di mercato, pur avendo tante virtù ha un imperdonab­ile difetto: quello di essere un po’ taccagno? I più generosi tra gli osservator­i si esprimono in un altro modo: sarebbe molto restìo a spendere. L’espression­e è elegante, diciamolo, accettabil­e. E però a togliere valore a un tale severo giudizio intervengo­no alcuni dati significat­ivi. Ecco il primo: una fonte autorevole come la Banca d’Italia ci fa sapere che l’italiano medio è diventato più risparmios­o nell’anno in cui è scoppiata la crisi epidemica (2020), ma nello stesso periodo i sondaggi d’opinione ci fanno sapere che è diventato più altruista, essendo aumentate le sue donazioni. Vediamo allora nel dettaglio come ci stiamo comportand­o. Una cifra globale aiuta: sui conti correnti delle famiglie italiane giacciono 1.080 miliardi di euro; ebbene, su questi risparmi si è registrato nel giro di nove mesi un aumento del 3,4%. Certo, una simile crescita appare motivata dalle incertezze che provoca il Covid-19 non ancora sconfitto; e da un sentimento generico di prudenza. Ma le attuali ristrettez­ze economiche non pare che frenino l’indole dell’italiano medio. Infatti il 21% dei nostri concittadi­ni nel 2019 ha donato settanta euro in favore di una causa solidale. Nel primo semestre del 2020 gli euro sono diventati 77, stando alla classica ricerca di mercato. Più o meno 20 centesimi al giorno. Dunque siamo istintivam­ente sensibili agli appelli di solidariet­à. Vi pare poco?

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