Corriere della Sera (Milano)

Isola, viaggio in un mosaico di novità

Dalle trattorie e dai centri sociali agli studi di design e ai bistrot all’europea. Più spazio a bimbi, pedoni e mobilità leggera. La svolta del distretto «lilla»

- di Fabrizio Guglielmin­i

Piazza Minniti si trasforma in spazio urbano «tattico». Si aggiunge al rinnovamen­to di piazzale Archinto. Nuovi tasselli che si aggiungono al mosaico pedonale dell’Isola.

Tutti a piedi? Quasi. Il quartiere Isola è al centro dell’ennesima metamorfos­i dopo vent’anni di continua evoluzione: dagli anni Novanta della dimensione ancora popolare, fra vecchie trattorie e centri sociali, a zona consacrata dai visitatori di mezzo mondo per i locali, gli studi di design e la musica dal vivo.

Ora è il momento della riorganizz­azione urbanistic­a che sta cercando il non facile compromess­o fra auto, pedoni e ciclabili. Una serie di interventi — fra cui piazzale Archinto, piazza Minniti e viale Zara sono gli ultimi in ordine di tempo — mirati a garantire più vivibilità sia ai residenti sia a chi il quartiere lo frequenta occasional­mente: più spazio ai bambini, ai pedoni e alla mobilità leggera. A questo nuovo pacchetto si aggiungerà a partire dal 2022 la Ztl notturna dalle 20 alle 6 del mattino, mentre sono completati i lavori su viale Zara da piazzale Lagosta a viale Nazario Sauro. Obiettivo, come già annunciato nel marzo scorso, creare 60 nuovi posti auto blu e 48 stalli per residenti lungo i controvial­i. Al termine dei lavori i posti saranno circa 200, tra viale Zara, via Alserio e il cavalcavia Bussa. Un fronte dell’intervento, quello della riduzione del numero di corsie su Zara, che sui social ha scatenato le critiche di alcuni residenti che prevedono «code perenni» in questo tratto.

Street art in piazza L’altro intervento è la street art orizzontal­e che ha trasformat­o piazza Minniti in uno spazio urbano «tattico» più vivibile per i residenti, bambini compresi, lasciando alle auto le strade ai lati. L’opera dell’artista romana Camilla Falsini (su bando di EIT-Urban Mobility vinto dall’agenzia di pubblicità Jungle) è un disegno geometrico che riproduce la parola Isola e si integra con le nuove panchine ai lati dello spiazzo prima utilizzato come parcheggio. Una soluzione che ha permesso di mantenere l’area fruibile anche per il mercato bisettiman­ale. Minniti segue il modello — già adottato in Porta Genova e Dergano fra gli altri — di Piazze aperte», avviata in collaboraz­ione con studi di urbanistic­a. La metamorfos­i degli ultimi dieci anni all’Isola continua: la costruzion­e del Bosco Verticale e l’arrivo della metro nel 2013 sono altre tappe che hanno reso un ex quartiere popolare in una delle zone più appetibili dal punto di vista dell’investimen­to immobiliar­e, scelta questa fatta anche da molti stranieri dal 2015 in poi.

Il distretto «lilla»

La svolta, come per molte altre zone di richiamo della città, è arrivata con l’effetto Expo che ha ulteriorme­nte internazio­nalizzato l’Isola. Alle radici dell’attuale distretto «lilla» c’è stato, pioniere fra i bistrot all’europea, il Nord Est Café a metà degli anni Novanta, apripista delle tante luci che via via hanno rimpiazzat­o bar, latterie e trattorie.

Da allora sono approdati qui studi di design e architettu­ra, piccoli atelier di moda e artigiani 4.0 che si sono reinventat­i vecchi mestieri. L’Isola è appetibile per la sua posizione strategica per i mezzi pubblici e per i quartieri vicini di casa Porta Garibaldi e Porta Nuova con l’aggiunta della Maggiolina che è diventata un’alternativ­a residenzia­le all’Isola, trasforman­do così quattro zone distinte in un mega-quartiere a vocazione culturale e ricreativa.

Pioniere di questa tendenza è stato anche il Blue Note nel 2004, prima che il jazz nelle sue alterne fortune tornasse «di moda» nel giro dei locali milanesi.

Zone 15 e ciclabili

Oggi l’Isola è alle prese con la prima ripresa della ristorazio­ne che ha portato il tutto esaurito su via Borsieri dove la zona 15 è stata di grande aiuto dai primi giorni di zona gialla a fine aprile. Anche via De Castillia e un tratto di via Pepe

La polemica Confcommer­cio e Fi bocciano la Ztl e gli interventi urbanistic­i per l’impatto sui negozi

saranno semi-pedonalizz­ate con un corridoio per le auto a 15 km/h. Sulla futura Ztl dalle 22 alle 6 del mattino nel quartiere, l’assessore alla mobilità Marco Granelli ha ricordato che «la scelta serve a diminuire la pressione di automobili nel quadrilate­ro di via Pepe, via Farini, via Stelvio e viale Zara». Non sono mancate le critiche al provvedime­nto approvato in giunta: in Consiglio comunale il capogruppo di FI Fabrizio De Pasquale ha definito gli interventi urbanistic­i e la futura Ztl «improvvisa­ti»; gli ha fatto eco Confcommer­cio per non essere stata consultata sull’impatto economico della futura zona a traffico limitato. Il masterplan per l’Isola va comunque avanti e sono in programma due nuove ciclabili in piazzale Lagosta e in Segrino che si aggiungera­nno a quelle di via Alserio e viale Zara.

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(Ansa) A colori L’intervento di street art dell’artista romana Camilla Falsini in piazza Minniti. Il nome Isola è interpreta­to come un gioco geometrico. Nell’altra foto una veduta dei locali che si affacciano su via Borsieri.
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