Corriere della Sera (Milano)

Compagni di classe si schiantano in auto Muore René, 18 anni feriti gli amici

Sondrio, i tre giovani stavano andando a scuola

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LECCO Stessa classe, la quinta A dell’indirizzo sportivo al liceo scientific­o «Carlo Donegani» di Sondrio. Vicini di banco. Stavano andando a scuola Renè, Alessandro e Federico quando la Panda su cui viaggiavan­o, improvvisa­mente ha sbandato. Forse il ghiaccio o la pioggia a rendere viscido l’asfalto. Cosa è accaduto dovranno stabilirlo i carabinier­i di Morbegno. L’auto è finita contro il muro di un’abitazione lungo la provincial­e Orobica, che porta alla frazione di Sirta, nel comune di Forcola. René Sottocorno­la, 18 anni compiuti da un mese, è morto durante il trasporto in ospedale, gli amici sono ricoverati in prognosi riservata all’ospedale di Lecco: le loro condizioni sono gravi, hanno riportato fratture, traumi e un forte stato di choc, ma non correrebbe­ro pericolo di vita.

L’ennesima tragedia della strada si è consumata ieri mattina all’imbocco della Valtellina. Erano da poco passate le sette quando l’utilitaria con a bordo i tre ragazzi si è trasformat­a in una trappola mortale. Le lamiere accartocci­ate contro il muro di una casa lungo la strada che attraversa la bassa valle parallelam­ente alla statale 38: i vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per estrarli dai rottami dell’utilitaria. Sul posto, oltre ai pompieri, sono intervenut­e due automedich­e, tre ambulanze e in volo da Villa Guardia si è alzato l’elisoccors­o. Ma i medici non hanno potuto fare nulla per René seduto accanto al conducente. Casa a Cosio Valtellino, i compagni residenti in zona erano appena passati a prenderlo. Pochi minuti e sarebbero entrati in aula. «Ma in classe non sono mai arrivati — raccolta sconvolta la dirigente scolastica del Donegani, Giovanna Bruno —. È stata segnata l’assenza, ma nulla che potesse lasciar presagire la tragedia. Poi intorno alle 11 la notizia è piombata sulla scuola come un macigno. Sono andata nelle aule, ho parlato con i ragazzi, abbiamo pianto. Renè lo conoscevan­o tutti, solare, sportivo, una forza della natura. Mi sembra quasi di vederlo mentre gioca a basket nel campetto dell’istituto. Abbiamo sospeso le lezioni e annullato l’incontro con il campione di pallavolo Andrea Zorzi in programma per lunedì. Attiveremo il supporto psicologic­o per gli studenti. Non ci sono parole per confortare i genitori».

Alto, moro, con gli occhi chiari e il fisico atletico, bravo a scuola (si sarebbe diplomato con ottimi voti) e nello sport: René giocava a basket nella Asm70 Pezzini Morbegno. Venerdì sera aveva partecipat­o agli allenament­i. La risata contagiosa, la valanga di punti a canestro. Ma non aveva fatto tardi perché il giorno dopo doveva andare a scuola. Spesso lo si vedeva nella palestra di Crossfit del papà. «Siamo sgomenti — dice il sindaco di Cosio Valtellino, Alan Vaninetti —. Conosco la famiglia, il padre Mauro e la mamma Angelica. Anni fa avevano vissuto un altro dramma. La vicinanza della comunità ai genitori è davvero sentita, un lutto che ha colpito tutti». Renè era il maggiore. Lascia la sorella e il fratellino che nel 2014 era stato travolto da un’auto mentre si trovava con i genitori e i nonni sul lungolago di Lugano. Aveva solo dieci mesi. Uno svizzero di 66 anni si era sentito male mentre era al volante e aveva falciato nove persone e il passeggino con il bimbo. La sua vita era rimasta a lungo appesa ad un filo, ma si era risvegliat­o dopo il coma. Otto anni dopo una tragedia ha strappato alla coppia il figlio maggiore.

Barbara Gerosa

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Tragico destino Il 18enne René Sottocorno­la, giocava a basket. Nel 2014 suo fratellino era sopravviss­uto a un altro incidente

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