«Compatibile con l’impastatrice»
Il bullone ritrovato in uno dei panini di Milano Ristorazione è compatibile con le viti utilizzate nei macchinari del fornitore che prepara il pane. Per questo, l’impresa, che dal 2021 fornisce circa 100 mila panini al giorno alle mense, dovrà pagare una penale, il cui ammontare sarà stabilito al termine della procedura di contestazione. Lo ha annunciato in consiglio comunale la vicesindaca Anna Scavuzzo, relazionando sull’episodio, avvenuto il 15 marzo, che ha coinvolto, senza conseguenze, un alunno della 5F della Rinnovata Pizzigoni. E che ha portato alle dimissioni del presidente Bernardo Notarangelo che ribadisce: «Il mio era un gesto doveroso».
A seguito dell’episodio, sono partiti gli accertamenti al sito produttivo e al centro di cottura Castellino da Castello dove il panino era stato farcito. Nel primo sopralluogo «non è stata individuata una possibile fonte di contaminazione». «Nessuna anomalia» anche al centro cucina. L’ultima perizia tecnica rileva invece che «per tipologia, diametro e composizione della lega, la vite grano senza testa ritrovata nel panino contestato è compatibile con quelle presenti nell’impiantistica, nella zona dosaggio farine/ carico impastatrici». In consiglio comunale si è parlato anche delle dimissioni di Notarangelo. L’amministrazione non gli ha chiesto di ritirarle. Ma ha incassato un invito bipartisan a ripensarci da alcuni consiglieri. Per la nomina del successore ci vorrà qualche mese, indicativamente la fine dell’anno scolastico. Il Comune valuterà se procedere con un nuovo bando, oppure se pescare dall’albo dei professionisti già valutati come idonei.
Il sopralluogo
L’oggetto potrebbe essersi staccato dai macchinari del fornitore che pagherà una sanzione a indagini concluse