In quattro verso il processo per la frana di Chiareggio
La tragedia in un caldo pomeriggio di agosto. L’improvviso acquazzone e il fiume di fango che travolse l’auto con a bordo una coppia e due bambini. Alabama Guizzardi, di Gallarate, è morta nel giorno del suo decimo compleanno. Era il 2020. A quattro anni dalla scomparsa di Silvia Brocca, 41 anni, del compagno Gianluca Pasqualone (la coppia, nella foto), 45 anni e della piccola Alabama (solo Leo, 5 anni, figlio delle due vittime si è salvato), la Procura di Sondrio ha depositato l’avviso di conclusione delle indagini sulla frana di Chiareggio, una delle località più rinomate e frequentate dai turisti in Valtellina. Indagati quattro sindaci e un tecnico comunale. Davanti al giudice per le udienze preliminari il prossimo 11 luglio compariranno Renata Petrella, attuale primo cittadino di Chiesa in Valmalenco, e i suoi tre predecessori: Fabrizio Zanella, Christian Pedrotti, Miriam Longhini, insieme al responsabile dell’ufficio tecnico Elio Dioli. In quella sede si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. Secondo gli accertamenti disposti dalla Procura la tragedia sarebbe stata provocata dalla mancata adozione di azioni necessarie a mitigare e controllare i rischi presenti nell’area a ridosso del ponte sul torrente Nevasco, spazzato via dallo smottamento. La Suzuki delle vittime fu investita dalla frana proprio nel momento in cui percorreva il piccolo ponte, travolta da un fiume di fango e sassi, trascinata nel greto del torrente per un centinaio di metri. Feriti i genitori di Alabama, che seguivano la vettura con a bordo la coppia di amici, il loro bimbo, Leo, rimasto a lungo ricoverato in ospedale, e la figlia. «È stata una tragedia terribile, che non potrò mai scordare — spiega il sindaco Renata Petrella, che lo scorso anno, con una lettera aperta rivolta alla popolazione, aveva svelato l’iscrizione nel registro degli indagati in occasione della sua ricandidatura —. Era giusto che i cittadini sapessero, ho anche pensato di rinunciare a un secondo mandato, pur essendo molto serena in merito all’assenza di responsabilità per quanto accaduto. Sono fiduciosa nella giustizia».