Corriere della Sera (Milano)

«Chiami un avvocato»

- Michele Pignataro

L’altra sera accompagna­ndo a casa mio figlio abbiamo trovato un’auto parcheggia­ta sul suo passo carraio che impediva l’uscita delle auto dai box. Dovendo la mattina successiva usare l’auto per lavoro, chiamava i vigili per richiedern­e la rimozione. Era ormai mezzanotte e la risposta avuta è stata: «Se entro due ore l’auto non è stata rimossa consideri la richiesta inevasa».

Mio figlio chiedeva che cosa avrebbe potuto fare in quel caso e la risposta è stata: «Fotografi l’automobile e la posizione e se l’auto le impedirà l’uscita si rivolga a un avvocato e faccia causa per gli eventuali danni a lei recati». Mi sembra che si sia arrivati alla giustizia fai- da-te.

È comprensib­ile che con solo cinque pattuglie di notte sia impensabil­e che, con tutti i problemi che la polizia locale avrà di notte (incidenti, risse, ecc), si prendano carico di una rimozione di un’auto, ma perché non derogare la mattina dopo la rimozione agli ausiliari della sosta? Se possono multare di giorno le auto sulle strisce blu senza aver pagato il pedaggio, perché non possono farsi carico anche di questi problemi amministra­tivi?

In un mercato vicino casa, la mattina presto, ci sono schiere di carri attrezzi che portano via auto che impediscon­o alle bancarelle di trovare posto. Ciò è giusto per tutelare il lavoro degli ambulanti, ma anche il lavoro di mio figlio e di tanti altri andrebbe tutelato. Possibile che non si riesca a risolvere il problema della presenza dei vigili, il sindaco promette, indice riunioni, convoca le parti, ma la soluzione continua a latitare.

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