Cade nel cavedio in un cantiere del Quadrilatero Grave operaio
Alcune assi di legno sono ancora coperte da un tappetino verde. Sono quelle che hanno retto. Di quelle che invece sono crollate con il suo peso resta solo il segno sui cornicioni dell’impalcatura del cantiere. Sotto, una voragine profonda dieci metri dentro la quale è sprofondato prima di essere salvato, nonostante le gravissime condizioni, dagli esperti dei vigili del fuoco. La vittima è un operaio di 18 anni originario del Kosovo. Era al lavoro nel cantiere di un edificio in ristrutturazione in via Senato 13, in angolo con via Sant’Andrea. Un isolato da via Monte Napoleone, nel centro della città. È qui che intorno alle 15 di ieri si è verificato l’incidente. Secondo le prime informazioni, il giovane operaio avrebbe tentato una manovra attorno alla ringhiera, parte
La ristrutturazione Il giovane 18enne di origini kosovare è precipitato per oltre dieci metri
dell’impalcatura del cantiere. Forse convinto che le assi di legno non si sarebbero spostate. Le tavole erano accatastate di fianco alla toboga arancione, la barella di salvataggio dei vigili del fuoco, nella quale il 18enne è stato caricato e sollevato dagli esperti del nucleo Speleo alpino fluviale dei pompieri. All’improvviso sotto ai piedi dell’operaio si è aperto un profondo cavedio. Dieci metri di caduta nel buio in mezzo al calcestruzzo ancora grezzo. I soccorritori si sono calati con un sistema di carrucole e moschettoni fino ad arrivare sul fondo. Lì la vittima è stata avvolta dall’imbragatura per poi essere affidata ai soccorsi sanitari del 118. Sul luogo dell’incidente, oltre a pompieri e all’ambulanza, anche la polizia locale. I sanitari hanno sedato il giovane che, fino a quel momento, era sempre rimasto cosciente per poi trasferirlo, intubato, al San Raffaele in codice rosso, in gravissime condizioni, con traumi alla testa e agli arti.