Corriere della Sera (Roma)

Ostia, la bonifica sospetta

I lavori d’urgenza a una ditta di Martella, arrestato pochi giorni fa

- Costantini

Una scuola brucia e dopo due anni la bonifica viene affidata a una delle ditte di Martella, arrestato perché voleva i bandi sul Giubileo.

Un appalto da quasi 1 milione di euro per bonificare l’asilo bruciato di Ostia. Lavori affidati a una delle ditte della galassia di Luigi Martella, imprendito­re arrestato per corruzione che voleva «entrare» nei bandi per il Giubileo.

Con l’aiuto a suon di tangenti (secondo l’inchiesta della Procura) di un funzionari­o del Comune, Martella e soci potevano contare sulle dritte giuste per le imprese a loro riconducib­ili. Tra queste c’è la Edil Flavio, che a maggio 2014 riqualific­ò la Doremi Diverto, scuola nel cuore di Ostia. Era già chiusa da due anni (perché fatiscente e piena di amianto), quando la notte del 10 settembre 2012 bruciò completame­nte. I genitori degli ex piccoli alunni da allora lottano alla ricerca delle verità sull’asilo. Perché l’edificio, da sei anni, è oggetto di una - perlomeno - nebulosa gestione. La giunta Alemanno stanziò oltre 2 milioni di euro per ricostruir­e lo stabile, a lungo abbandonat­o, persino occupato. Fondi - si dirà in seguito - cancellati dal Patto di Stabilità. Poi il mistero amianto (bruciato): c’era, non c’era, scontri di perizie. Poi, se ne certificò la presenza, pericolosa perché accanto sono presenti altre scuole.

Arriva la giunta Pd (la guidava Andrea Tassone oggi agli arresti nell’inchiesta Mafia Capitale) che, a ottobre 2013, destina l’area alla Caritas, che a pochi metri gestisce già la mensa per clochard. La fondazione religiosa offre - in cambio di 20 anni di comodato d’uso gratuito del complesso - di «riqualific­are lo spazio a proprie spese» e di «smaltire tutti i materiali nocivi». Si perché, a due anni dall’incendio, le macerie sono rimaste dov’erano. L’offerta della Caritas - a costo zero per il X Municipio - è del 2 maggio 2014. Venti giorni dopo, i lavori di ripristino della Doremi vengono invece affidati alla Edil Flavio, intervento autorizzat­o dall’allora dirigente dell’Ufficio tecnico di Ostia Paolo Cafaggi, inviato dal sindaco Marino dopo l’arresto per corruzione del precedente direttore, Aldo Papalini. Niente gara, è una somma urgenza da 908mila euro, un affido diretto per i «disperdime­nti di materiale e quindi pericolo imminente per la pubblica incolumità», con costi «quantifica­ti con perizia giustifica­tiva», ovvero postumi.

Due anni di abbandono insomma, poi l’asilo diventa – all’improvviso – un’emergenza. Tutto regolare? «Noi genitori abbiamo impiegato oltre un anno per ottenere tutti i documenti, poi ad aprile abbiamo presentato esposti alla Procura e alla Corte dei Conti», spiega Enrico Sarazzi: l’ipotesi avanzata è di «danni erariali a carico degli amministra­tori del Campidogli­o» e «inquinamen­to ambientale». Mentre già un anno fa l’allora assessore comunale al Sociale, Rita Cutini, e lo stesso Tassone spingevano l’allora vice-sindaco Nieri per la consegna dell’area alla Caritas, i genitori proseguiva­no la battaglia: non solo per riavere una scuola in quella zona di Ostia, ma anche per chiarire i troppi dubbi sulla Doremi. Perplessit­à espresse anche da Alfonso Sabella, assessore capitolino alla Legalità e delegato al Litorale. Se ci siano anomalie sull’annosa vicenda di Ostia, lo diranno ora le indagini dei magistrati.

 ??  ??
 ??  ?? Rogo Il 10 settembre l’asilo di via Cozza fu distrutto da un incendio
Rogo Il 10 settembre l’asilo di via Cozza fu distrutto da un incendio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy