Corriere della Sera (Roma)

Natale e Capodanno senza autobus e metro I sindacati: in servizio solo volontaria­mente

- Erica Dellapasqu­a

Solo straordina­ri su base volontaria, senza «precettazi­one», e comunque ben pagati. In alternativ­a, se cioè il piano aziendale dovesse prevedere l’obbligator­ietà dei turni festivi, nessun accordo. Con conseguenz­e facilmente prevedibil­i, dallo sciopero all’astensione di massa dal lavoro.

L’ultima di Atac sulla programmaz­ione delle corse tra Natale e Capodanno, che in pratica prevede un servizio a tempo pieno (fino alle 23.30 o 24) senza più «buchi» pomeridian­i o serali, non è piaciuta ai sindacati che infatti sono già stati convocati per martedì. La discussion­e con l’azienda ruoterà principalm­ente attorno a due questioni.

Primo punto, l’obbligator­ietà o meno dei turni: «Lavora chi vuole», sintetizza­no gli autisti, senza imposizion­i, perché si tratta pur sempre di straordina­ri al di fuori del contratto col Comune.

Così si arriva al secondo aspetto, quello economico: i sindacati sostengono che per chi sceglie di esserci, e quindi di potenziare l’offerta pubblica, l’incentivo deve essere congruo. È su questa linea la FitCisl, che rappresent­a la maggioranz­a dei lavoratori Atac: «Prima capiamo l’offerta del- l’azienda, cioè numero di treni e lavoratori - precisa il referente Gianluca Donati - e poi si tratta sull’incentivo».

Punto di partenza di ogni confronto, in ogni caso, resta la volontarie­tà. Vale per la Cisl e anche per la Cgil: «Senza imposizion­i siamo disponibil­i a potenziare il servizio, ma deve servire - spiega nella premessa Daniele Fuligni, segretario regionale Filt Cgil -: capiamo il 31, ma il giorno di Natale, soprattutt­o a pranzo, che senso ha?». «Nessuna contrattaz­ione» insiste invece l’Usb, che non esclude di aggiungere anche il caso-festività alle ragioni dello sciopero del 14 dicembre: «Turni prolungati - riassume Fabiola Bravi - implichere­bbero solo una spesa enorme per gli straordina­ri». Contrariet­à netta che, alla fine, richiama quella già ufficializ­zata dal sindacato più «grillino» di Atac, CambiaMent­i di Micaela Quintavall­e, che questa volta, a sorpresa, ha chiuso ogni spiraglio: «Chiederei ai politici se rinuncereb­bero al Natale in famiglia per due spiccioli».

Intanto, aspettando martedì, si accende il confronto dipendenti-utenti. Claudio, su Facebook, interpella direttamen­te l’assessora ai Trasporti: «Linda, perché vuoi farci lavorare 25 e 31? Abbiamo una famiglia anche noi!».

Sotto, più critiche che applausi. Tra gli altri, Biagio fa notare che «in tutte le grandi capitali del mondo i mezzi circolano lo stesso». Tagliente, invece, Massimo: «L’abbiamo votata, colleghi, adesso ci lamentiamo? Campagna elettorale piena di promesse ed ecco i risultati».

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(Jpeg) l’attesa notturna alla fermata: scena che potrebbe ripetersi a Capodanno
L’attesa Nella foto (Jpeg) l’attesa notturna alla fermata: scena che potrebbe ripetersi a Capodanno

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