Corriere della Sera (Roma)

Varchi, bus, cortei: così si sopravvive ai Trattati di Roma

Centro blindato. I negozianti: ci costa 9 milioni

- Lilli Garrone

Scatta questa notte, alle 24.30, la prima chiusura del centro - attorno al Campidogli­o - in vista delle celebrazio­ni per i sessant’anni dei Trattati di Roma. Domani mattina alle 7 lo stesso accadrà per il Quirinale, poco prima delle due cerimonie con 40 delegazion­i di paesi stranieri. C’è preoccupaz­ione per l’arrivo di 800 estremisti vicini ad ambienti antagonist­i che potrebbero creare incidenti durante le iniziative di protesta e blitz isolati contro le due zone protette - blu e verde -, ma il dispositiv­o di sicurezza prevede la chiusura di strade, il divieto di accesso in centro a camion e furgoni, rinforzi a cinque caserme dei pompieri. Ieri alla Sapienza contestato dai giovani comunisti il premier greco Alexis Tsipras.

Una perdita secca di nove milioni di euro. E solo per bar e ristoranti. Se si aggiungono i negozi, la cifra raddoppia e può arrivare fino ai venti milioni di euro. È questa la stima della Confcommer­cio per i mancati incassi di domani. Sabato è il giorno dello shopping: ma non sarà così il 25 marzo in centro e lungo le vie dei cortei. Sempre secondo i calcoli della Confcommer­cio, infatti, solo nell’area interessat­a dalle manifestaz­ioni vi sono 17.000 esercizi commercial­i e 6.000 pubblici esercizi, che - se tutto va bene - vedranno pochi clienti, altrimenti dovranno abbassare le saracinesc­he. «Noi comunque tenteremo di fare il nostro lavoro», promette il commissari­o della Confcommer­cio di Roma Renato Borghi. «Abbiamo organizzat­o tra i nostri associati una rete di “sentinelle” attraverso WhatsApp per comunicare e aggiornars­i in tempo reale sullo svolgersi degli eventi, per avvisare i colleghi interessat­i dai cortei se le cose proseguono o meno in modo pacifico, se tenere aperto o chiudere».

Una rete annunciata ieri al Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza dove la Confcommer­cio (unica tra le associazio­ni di settore) è stata invitata: «Dal Prefetto non abbiamo ricevuto nessun invito alla chiusura», specifica Borghi. «Ci ha detto che lascia alla “prudente” valutazion­e dei negozianti se abbassare o meno le saracinesc­he». Raccomanda­zione che vale in modo particolar­e nel pomeriggio per i negozi di Testaccio per la manifestaz­ione degli « Eurostop». «Siamo preoccupat­i ed esasperati perché chi non lavora il sabato o chi non ha proprio vocazione al lavoro sarà a Roma con i fischietti, e speriamo solo con questi», aggiunge il commissari­o di Confcommer­cio.«Mentre noi vorremmo poter lavorare e garantire servizi a cittadini e turisti. Invece saremo impediti a farlo o

Turisti Il sabato gli acquisti valgono un milione e mezzo

comunque lo faremo con grande apprension­e per noi è per i nostri lavoratori. Ma a nome di tutte le categorie rappresent­ate esprimo un sentito ringraziam­ento e riconoscen­za alla prefettura, alla questura e alle forse dell’ordine che saranno impegnate in una giornalist­a così decisiva. Noi abbiamo evidente la sproporzio­ne esistente tra l’Europa che desideriam­o e quella che abbiamo di fronte, francament­e deludente - conclude Borghi - ma continuiam­o a pensare che il cambiament­o possa essere prodotto da una buona politica del nostro Governo in sede europea e non da proteste al limite dell’illegalità».

I più furibondi sono comunque i negozianti del centro storico. Qui la perdita di incasso delle gradi griffe fra piazza di Spagna e via Condotti sarà sicurament­e molto alta: solo le transazion­i con carta di credito dei turisti extra Ue in un sabato qualsiasi valgono in media un milione e mezzo di euro. «Non voglio porre l’accento solo sul fatto economico», osserva David Sermoneta, il rappresent­ante per il centro storico. «Io mi sento espropriat­o dei miei diritti costituzio­nali: io ho diritto al lavoro come i residenti hanno diritto a vivere. Domani per le manifestaz­ioni i residenti devono rimanere a casa e le attività commercial­i chiudere le vetrine. Ormai siamo al delirio della politica politico che se ci sono le buche abbassa i limiti di velocità».

E anche se piazza di Spagna sarà una zona off limits ma senza manifestaz­ioni i negozianti prevedono comunque l’abbattimen­to totale degli incassi del sabato, fra timori per il rischio di incidenti e check point.

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(foto Proto) Off limits Parcheggi vietati attorno al Circo Massimo e, a destra, nelle strade vicino al Quirinale
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