Addio Tomas Milian, cubano de noantri
Sul red carpet dell’Auditorium, Er Monnezza raccontò tutto del suo legame con la città
«Monnezza? Una terapia». Quando, nell’ottobre 2014 si godette l’abbraccio dei romani sul red carpet dell’allora Film Festival, Tomas Milian — scomparso ieri a Miami a 84 anni — non nascose nulla. Non la commozione di ritrovarsi nella città dove lui cubano si sentiva a casa e dove avrebbe voluto tornare a vivere. Non la sofferenza per una salute malferma. Meno che mai l’amore per Monnezza.
Il suo personaggio del cuore, a cui iniziò a prestare il volto nel 1976 diventando, come disse Marco Müller nel consegnargli il Marc’Aurelio Acting Award, «il simbolo nella romanità». Una maschera, per l’attore cubano, nato a L’Avana il 3 marzo del 1933. Un amico immaginario con cui nel libro autobiografico, «Monnezza amore mio scritto con Manlio Gomarasca, che presentò in quei giorni con un bagno di folla al Teatro Lido di Ostia, dialoga. Rigorosamente in romanesco: «Anvedi ahò! Come semo vecchi, tò!« «No, Monne’, io sono vecchio, tu resterai sempre giovane e gagliardo».
Con Roma il legame restò fortissimo anche se da anni viveva a Miami. Tornarci, raccontò in quei giorni, «è la mia resurrezione. È la città che mi ha restituito tutto quello che gli ho dato. Qui mi sento davvero bene». Era stato così da subito, lui erede di una famiglia altoborghese in cui si sentiva fuori posto con un rapporto difficilissimo con il padre che si suicidò davanti a lui quando aveva dodici anni. Roma, attraverso il suo alter ego trucido, disincantato e romantico, fu una terapia. «Sul set recitavo in romanesco perché volevo vivere questo essere romano, come avrei voluto viverlo nella vita reale. Essere romano mi proteggeva il cuore e il cervello perché un romano non si lascerebbe andare a piagnistei pensando che il padre gli si è suicidato davanti agli occhi quando aveva dodici anni». A Roma, ha raccontato chi gli è stato accanto fino alla fine, Tomas Milian avrebbe desiderato tornare a vivere. In qualche modo un desiderio che si è avverato.