E chiude anche l’Argentina
Doveva essere un weekend di porte aperte alla cultura e invece saranno giorni di musei sbarrati e allerta massima. Le giornate Fai di Primavera cadono, loro malgrado, in un momento in cui la Capitale - ancora scossa per l’attentato di Londra - blinderà le strade del centro per la paura dell’arrivo di manifestanti violenti durante le celebrazioni per i sessant’anni dei Trattati di Roma. E domenica, per il troppo smog, ci sarà il blocco totale del traffico.
Per ragioni di sicurezza, saranno diversi i musei e le aree archeologiche del centro che lasceranno chiusi i loro cancelli. Una lista di siti che è in aggiornamento continuo. La prima ad annunciare è stata la Sovrintendenza speciale per l’area archeologica di Roma che ha deciso di fermare già da stasera alle 19 l’accesso al simbolo della città Colosseo (cancellata anche la visita notturna), Domani oltre all’Anfiteatro Flavio i cancelli resteranno chiusi anche al Foro Romano, Palatino, Fori Imperiali, Foro e Mercati di Traiano, Teatro Marcello (limitatamente all’accesso di via del Teatro di Marcello) e Musei Capitolini. Chiuse anche le mostre al Vittoriano e alle Scuderie del Quirinale.
Cancellate alcune delle aperture straordinarie garantite dai volontari del Fai: resteranno chiusi al pubblico la Domus Aurea, l’Auditorium di Mecenate e il Centro studi americani di Palazzo Mattei: per accedere il pubblico avrà a disposizione solo la domenica dalle 10 alle 17.30. Ma, avvertono gli organizzatori, in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi anche prima.
Non solo musei: per paura di disordini anche il teatro Argentina ha deciso di annullare il debutto dello spettacolo «Emilia» con Giulia Lazzarini previsto per domani sera. Il sipario non si leverà nemmeno per «Mura», la piéce di Riccardo Caporossi alla Sala Squarzina.