Bach, salotti e ballate nel festival con Claudia Koll
«Un organo per Roma»: sette concerti senza limiti di repertorio e molte prime
altri strumenti, senza limiti di repertorio, laico e non circoscritto nei vari ghetti come le cantorie o gli stretti recinti di un malinteso filologismo». In poche parole: uno strumento da concerto.
Sette gli appuntamenti, fino al 26 maggio, dove intorno alle potenzialità dell’organo si ritrovano cantanti, attori, musicisti, cori, orchestre e compositori, con molte prime esecuzioni assolute. Come «Il drammatico Si minore», che apre la rassegna con l’organo di Carnini per Preludio e Fuga in si minore di Bach e per il secondo «Corale» di Franck, seguiti dalla prima del monodramma «La ballata del silenzio» per voce recitante (Claudia Koll), organo (Alberto Pavoni) e percussioni di Gianluca Ruggeri su testo di Rocco Familiari e movimenti coreografici di Vito Blasi.
È una prima anche quella di «Fuelle» (31 marzo) di Angelo Bruzzese per la serata «Uniti dal vento» in cui l’organo conversa con fisarmonica, bandoneón e armonica a bocca. Si prosegue con «Il gigante e la bambina» (22 aprile) e l’incontro con le chitarre di Massimo Delle Cese e Fabrizio Proietti, «Nel salotto di Bach» (28 aprile) e l’intermezzo in un atto «Bach Haus» di Michele Dall’Ongaro, su libretto di Vincenzo De Vivo, preceduto da Olga Di Ilio su alcune pagine per organo di Bach. «Un incontro tradizionale: organo & tromba» (13 maggio) mette insieme l’organo di Claudio Novati e la tromba di Giuliano Sommerhalder.
Chiudono il calendario il concerto sinfonico «L’organo post romantico in Italia» (20 maggio) con l’orchestra del Conservatorio diretta da Rinaldo Muratori e la trasferta nella Basilica dei SS. Cosma e Damiano per la Petite Messe solennelle di Rossini (in programma il 26 maggio).
Musica e non solo: «È anche l’occasione per richiamare l’attenzione sulla mancanza dell’organo al Parco della Musica, strumento progettato, arrivato alle soglie della gara d’appalto e mai realizzato», conclude con un pizzico di polemica Carnini.