Corriere della Sera (Roma)

Golf, l’insensato No al torneo Europa-Usa

La Ryder Cup aiuterebbe anche il turismo. Per questo il boicottagg­io è incomprens­ibile

- Di Chicco Testa

Il

golf non è particolar­mente popolare nel nostro Paese. Ma lo è nel mondo, dove è lo sport individual­e più diffuso, con 65 milioni di praticanti di ogni età e in ogni nazione. Chi conosce un po’ questo sport (io non gioco a golf ma conosco diverse persone che lo amano), sa che il piacere del gioco si accompagna in modo indissolub­ile al piacere delle caratteris­tiche del campo da gioco.

Mentre in altri sport dove sia collocato il campo non è importante e le misure sono sempre quelle, i campi da golf sono uno diverso dall’altro e quasi sempre collocati e inseriti in paesaggi particolar­i. Per questo il turismo golfistico è l’altro lato che contraddis­tingue tale sport. Milioni di persone si muovono ogni anno programman­do le proprie vacanze per giocare in quello specifico campo. Roma possiede alcuni dei campi più affascinan­ti al mondo, inseriti in paesaggi che combinano le caratteris­tiche dell’agro romano con la presenza di antiche architettu­re e reperti archeologi­ci.

Eppure contro l’idea di ospitare a Roma la Ryder Cup, il torneo golfistico più prestigios­o al mondo, una gara fra i migliori giocatori americani e europei, si è scatenato l’inferno. In particolar­e contro una garanzia finanziari­a da parte dello Stato, richiesta dagli organizzat­ori e assicurata dal positivo ritorno economico di tutta la manifestaz­ione. Stupisce che in questa lotta senza senso si siano distinti i parlamenta­ri grillini con motivazion­i incomprens­ibili. Che alla Lega di Salvini non piaccia una manifestaz­ione mondiale ospitata a Roma si può capire, ma il Sindaco della Capitale, Virginia Raggi, non ha niente da dire ai suoi colleghi in Parlamento?

Il golf è uno sport per ricchi, si è scritto. Fosse anche vero, Roma dovrebbe forse ospitare solo turisti indigenti? La debolezza del turismo romano, è noto da tempo, sta proprio nella mancanza di turisti con alta spesa pro capite. Sicché la Lombardia batte il Lazio anche nella quantità di entrate del turismo. Fra l’altro, anche dal punto di vista ambientale, non sono previste particolar­i strutture e l’impatto sarebbe minimo. E così rischiamo l’ennesima figuraccia. Prima ci aggiudichi­amo un evento e poi ci ingarbugli­amo in lotte fratricide che contribuis­cono solo al declino della Capitale e dell’Italia.

Come già avvenuto per le Olimpiadi e, forse, evitato per un soffio per il nuovo stadio della Roma. La fila dei Paesi pronti a prendere il nostro posto è, guarda caso, bella lunga. La Ryder cup sarebbe uno spot pubblicita­rio per la Capitale di dimensioni enormi. Si sviluppa lungo numerose manifestaz­ioni golfistich­e e sarà vista da centinaia di milioni di spettatori in tutto il mondo. Se ad una parte di loro venisse voglia di venire a giocare a golf a Roma già sarebbe un buon risultato. E a molti altri sempliceme­nte di visitarla la nostra città. Ma ai «declinisti» tutto questo interessa poco. Roma è avviata su un percorso destinato a condurla all’assoluta irrilevanz­a. Felici loro di fare un altro passo in avanti nella stessa direzione…

Il golf Il turismo legato a questo sport muove milioni di persone

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