I mille insegnanti volontari al servizio dell’integrazione
La rete dei volontari che insegnano la nostra lingua a 11 mila stranieri fra bambini e adulti
«Scuolemigranti » è la rete composta da un migliaio di volontari che nel Lazio insegnano la lingua italiana a 11 mila stranieri l’anno (adulti e minori), ovvero il 50 per cento di quelli che chiedono di imparare la nostra lingua. Del network fa parte anche l’associazione «Più culture» che nel II Municipio assiste oltre 160 stranieri nell’apprendimento: una mostra al Goethe Institut di via Savoia racconta l’esperienza dei migranti che vivono in questa parte di città.
Junis, lo chiameremo così, è arrivato poco prima di Natale a Roma per raggiungere mamma e papà. Non parlava mezza parola di italiano e per lui entrare in classe è stato come scalare una montagna. In quattro mesi, il piccolo cingalese con gli occhi curiosi ha già iniziato non solo a parlare ma anche a leggere: «È brillante, lo era certamente anche nella sua scuola in Sri Lanka. Ma non è per tutti così: troppo spesso si creano lacune difficili da colmare che possono trasformarsi in emarginazione e isolamento» dice Lia Ghisani, presidente di «Più culture» che nelle scuole del II Municipio aiuta Junis e altri 160 studenti stranieri nell’apprendimento dell’italiano.
L’associazione fa parte della rete «Scuolemigranti» composta da circa un migliaio di volontari che nel Lazio insegnano a 11mila stranieri all’anno (adulti e minori), ovvero il 50 per cento di quelli che chiedono di imparare la nostra lingua. E che non troverebbe mai posto nelle dieci scuole pubbliche. «Quando siamo nati nel 2009 eravamo solo in 11, oggi contiamo più di cento associazioni di volontari e 140 sedi in tutto il Lazio. La nostra rete è capillare e molto attiva nella formazione degli insegnanti: un caso unico in Italia» dice la presidente di «Scuolemigranti» Paola Piva.
Secondo uno studio del Censis del 2015 , il numero degli stranieri residenti a Roma è più che raddoppiato in 15 anni (+115%): 363mila gli immigrati iscritti all’anagrafe, ovvero il 12,7% dei residenti a Roma. Sono 185 le comunità presenti in città, per lo più nel I Municipio, all’Esquilino e Termini (36% di stranieri) e nel VI Municipio in zone come Torre Angela e Torre Maura (il 23%).
Numeri e percentuali da cui sfuggono, però, gli irregolari e i nuovi arrivi. E proprio da questi ultimi deriva oggi la maggiore criticità: «Tanti migranti sono approdati sulle coste con la speranza di attraversare velocemente il nostro Paese e andare in Nord Europa. E poi si sono ritrovati ingabbiati dalle procedure dell’asilo politico. Così invece di pensare al tedesco o al norvegese dobbiamo
Scuolemigranti «Siamo attivi nella formazione degli insegnanti: un caso unico in Italia
Più culture «All’inizio, superare le diffidenze e la burocrazia è stato molto difficile»