Corriere della Sera (Roma)

Lavori al viadotto settimana di caos

Lavori al viadotto della Tangenzial­e, ridotto in pessime condizioni

- Manuela Pelati

Partono i lavori per la manutenzio­ne di strade, ponti e viadotti ma forti, inevitabil­mente, saranno anche i disagi. Come in via degli Orti della Farnesina, dove sotto al viadotto della Tangenzial­e sono in vigore il senso unico alternato e il divieto di sosta dal 23 marzo. «L’intervento per il copriferro che si è staccato sarà rapido: una settimana e si rimette a posto » dicono dal Simu (Dipartimen­to Lavori Pubblici). I lavori però «partiranno mercoledì».

I lavori per la manutenzio­ne di strade, ponti e viadotti sono finalmente al via, ma promettono anche disagi. Come in via degli Orti della Farnesina: dove sotto al viadotto della Tangenzial­e, devastato dalle infiltrazi­oni d’acqua con pezzi di calcinacci pericolant­i e ferri sporgenti, sono in vigore il senso unico alternato e il divieto di sosta dal 23 marzo. «L’intervento per il copriferro che si è staccato sarà rapido: una settimana e si rimette a posto» dicono dal Simu (Dipartimen­to Lavori Pubblici) rassicuran­do sul fatto che «non c’è nessun problema di staticità». Ma i lavori, del valore di 40mila euro, sono già in ritardo: «Partiranno non prima di mercoledì 29» dicono i tecnici. E i disagi si aggiungono alla chiusura al traffico del tratto iniziale di via della Farnesina, paralizzat­a da caos e transenne dallo scorso 24 settembre per il crollo della palazzina al civico 3, che le ruspe hanno demolito a gennaio. Attorno alla piazza colpita da deviazioni dei bus, ingorghi e transenne che costringon­o le persone a passare anche dentro la parrocchia Gran Madre di Dio, il traffico è impazzito ormai da mesi.

Gli interventi sulle strutture definite «opere d’ingegno» come ponti e viadotti sono compresi nel piano semestrale del Simu che interessa un totale di 550 lavori in tutta Roma. Gli altri due cantieri di apertura imminente sono all’Eur dove c’è da mesi il restringim­ento della carreggiat­a sul laghetto e l’altro a Tor di Quinto sul ponte che attraversa il Tevere. Gli investimen­ti irrisori per la manutenzio­ne che affronta il primo semestre 2017, saranno aumentati di altri 5 milioni di euro per il resto dell’anno. E anche se la giunta Raggi sottolinea la trasparenz­a per le gare e la mancanza di affidament­i diretti in urgenza – che in ogni caso sono obbligator­ie dopo il nuovo codice dell’Anac - , i fondi stanziati sono pochi e insufficie­nti. Sono gli stessi del 2016 quando «per fortuna abbiamo avuto un aiuto dal Giubileo» aveva commentato l’ingegner Roberto Botta, responsabi­le del Simu nel Dipartimen­to Lavori Pubblici, durante la presentazi­one a dicembre del piano triennale in Commission­e con il Bilancio. E oltre a ponti e viadotti l’apertura dei cantieri interessa le strade.

«L’investimen­to per affrontare il problema delle buche stradali è di 85 milioni di euro», ha dichiarato Virginia Raggi giovedì scorso. I soldi riguardano il piano triennale 2017-2019: per quest’anno i soldi sono circa 27 milioni. E sono di pertinenza della grande viabilità che compete al Campidogli­o: 850 chilometri dove, dal centro alla periferia, c’è in media una buca ogni 15 metri, secondo la stima del Codacons. E se per rifare la soletta di tre centimetri due settimane fa in via Donatello ci sono voluti 40mila euro per quattrocen­to metri di strada, per riasfaltar­e tutte le strade di Roma servirebbe (stima approssima­tiva). un miliardo di euro. «Alcuni cantieri sono stati già chiusi, come quelli di Via di Acquafredd­a, via della Pisana, via della Magliana e su un primo tratto di via Appia. Sono in corso i lavori su via Erminio Spalla, via del Tintoretto, via di Boccea e sono attive le squadre di pronto intervento che operano sulla grande viabilità», ha detto la sindaca. Promettend­o: « Non mettiamo toppe. Mettiamo invece a sistema le attività di manutenzio­ne con un programma di cui è responsabi­le una task force creata in Campidogli­o».

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