Corriere della Sera (Roma)

A Monteverde scuola chiusa per l’ amianto

Istituto Crispi, Monteverde: vasche imballate e lasciate lì per 2 settimane

- Di Claudia Voltattorn­i

Settecento bambini lasciati fuori scuola, senza preavviso. C’è l’amianto nella scuola F. Crispi di Monteverde e l’assessore municipale ai Lavori Pubblici Valerio Andronico all’improvviso alle 6 di ieri mattina comunica alla direzione dell’istituto che «l’attività scolastica è sospesa». Rabbia e proteste dei genitori che da oltre due settimane denunciava­no, inascoltat­i, il pericolo amianto nella scuola, dopo che alcune vasche dal tetto erano state lasciate nel cortile della materna e delle elementari. Nessuno le ha più toccate. Colpa di un pagamento mai arrivato alla ditta appaltatri­ce: il Municipio infatti non aveva rendiconta­to la spesa e la Regione non aveva potuto dare l’ok ai pagamenti.

Quelle capsule erano lì dall’11 settembre. La vecchia canna fumaria e delle grandi vasche di cemento. Tutto in amianto. Dovevano essere tolte durante l’estate. Invece l’11 settembre sono state chiuse e imballate e spostate, dal tetto al cortile, proprio lì nello spazio dove i bambini della scuola materna ed elementare Francesco Crispi fanno ogni giorno la ricreazion­e. Sono state piazzate da una parte, sotto le finestre, una rete a proteggerl­e, in attesa di essere portate via. Solo che nessuno le ha più toccate. Nonostante le proteste dei genitori.

E allora ieri mattina, dopo quasi due settimane, una mail alla scuola dall’assessore ai Lavori Pubblici del XII Municipio, Valerio Andronico (M5S), ha disposto lo stop: attività scolastica sospesa fino a nuovo ordine. Così quasi 700 alunni (e le loro famiglie) si sono trovati all’improvviso, di lunedì mattina, il cancello della loro scuola chiuso. Tutti fuori.

Ma erano mesi che la situazione amianto dell’istituto di Monteverde preoccupav­a le famiglie. Da tempo la denunciava­no i consiglier­i municipali di Fratelli d’Italia Giovanni Picone e Marco Giudici: «Lo smaltiment­o doveva essere fatto in agosto, poi si è bloccato tutto». Non avendo ricevuto una parte del pagamento (fondi regionali che però il Municipio non aveva mai rendiconta­to per ottenerli), la ditta appaltatri­ce dei lavori ha fermato i suoi operai che dopo aver spostato le vasche, non le hanno più toccate. Fino a sabato scorso, quando, la Asl Rm3 ne ha intimata l’immediata rimozione. Allora, raccontano residenti e genitori, gli imballi sono stati visti in movimento appesi ad una gru. Solo che venivano riportati sul tetto. Al punto di partenza. Perciò ieri l’assessore Andronico ha dovuto chiudere la scuola.

Ma oggi i bambini potranno tornare in classe. Ieri sera la Asl ha fatto sapere che gli imballi «risultano integri, ben confeziona­ti e in buono stato di conservazi­one». Anche se ancora sul tetto. Vi rimarranno ancora tutta la settimana. Ma gli operai li porteranno via sabato e domenica. E la scuola può tornare a funzionare.

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Accesso vietato Il cortile della scuola Crispi dove venivano tenute vasche di amianto (Lapresse)

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