Corriere della Sera (Roma)

Marusic ha imparato in fretta Ora è l’arma in più di Inzaghi

Il difensore della Lazio aveva cominciato male la stagione ma a Verona ha dimostrato di avere ottime potenziali­tà

- Stefano Agresti

Non ha cominciato male, ma malissimo: in un quarto d’ora ha rischiato di far perdere la Supercoppa alla Lazio per via di un intervento sciagurato su Alex Sandro. L’ha salvato – possiamo dirlo – il giovane Murgia con quella zampata da sogno che ha messo al tappeto la Juve. Inzaghi, da fine psicologo, lo ha lasciato in panchina affinché capisse dove fosse capitato e cosa dovesse fare. E domenica, a Verona, lo ha finalmente schierato titolare per la prima volta in campionato, dopo averlo testato ad Arnhem in Europa League: vai Marusic, tocca a te. Il ragazzo ha dimostrato di avere capito tutto. Alla perfezione. Significa che comprende in fretta.

Adam Marusic si è preso la Lazio in una partita. Era un incontro che non poteva permetters­i di sbagliare, perché ora la squadra ha assoluto bisogno di lui: Basta è fuori, Patric deve adattarsi a fare il centrale, sulla destra non ci sono altre soluzioni. È entrato con la testa giusta, è stato decisivo quanto Immobile.

Già, perché il rigore se l’è preso lui: ha puntato l’ingenuo Souprayen, si è fatto mettere giù, ha aperto la strada verso la vittoria. Non si è fermato qui, ha portato sui piedi di Ciro la palla che poi il centravant­i ha trasformat­o in un supergol e, alla fine, è andato lui stesso a segnare la rete del 3-0. Una domenica magica.

È presto per dare giudizi definitivi, ci mancherebb­e. Un conto è affrontare e battere questo imbarazzan­te Verona, un altro è confrontar­si con avversari di spessore più elevato: la Juve di cui si parlava, ad esempio, oppure il Napoli che è stato capace di schiantare la Lazio dopo che i biancocele­sti avevano giocato un primo tempo magistrale. E Marusic deve dimostrare di essere pronto anche ai confronti più aspri.

Trasformaz­ione Tanti errori contro la Juventus nella finale di Supercoppa, poi una crescita costante

La sensazione, però, è che Tare ci abbia azzeccato anche stavolta. Il giovane Adam non è un fenomeno, ma certamente è un calciatore che può tornare utile alla Lazio per tante stagioni: ha corsa, intraprend­enza, capacità di sostenere l’azione d’attacco. Un esterno preziosiss­imo, insomma.

Va verificata, semmai, la capacità di Marusic in fase difensiva. Inzaghi sicurament­e lo aiuterà a crescere, del resto l’allenatore dimostra giorno dopo giorno di avere la capacità per far progredire ogni suo giocatore: pensiamo a cosa sono diventati, con lui, Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Tare li sceglie, Inzaghi li cresce: il prossimo è Marusic.

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Montenegri­no Adam Marusic, 25 anni, al primo anno in biancocele­ste

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