«Invasi dall’immondizia»
Il Comune: 50 mila col porta a porta. Il Pd: Campo de’ Fiori senza raccolta
Il vice direttore di Ra1 ha postato una foto su Twitter dal titolo «Natura morta» dove è immortalata una montagna di rifiuti con sacchetti di tutti i colori sparsi sul marciapiede. «Una scena simile al film 1997 fuga da New York».
Raccolta porta a porta al giro di vite. È pronto il bando di Ama per aumentare la raccolta differenziata dedicata a negozi, bar, ristoranti, alberghi e supermercati, da 20mila a 50mila utenze non domestiche, sulle complessive 130 mila di tutta Roma.
L‘ampliamento che sarà operativo da marzo 2018 permetterà un incremento di 120 mila tonnellate annue di raccolta di plastica, alluminio, vetro e organico, con la conseguente diminuzione di 80mila tonnellate di rifiuti mescolati.
Questi ultimi che sono destinati ai Tmb per la lavorazione prima del conferimento a discariche e inceneritori, andranno quindi ad alleggerire il carico negli impianti Ama di Salario e Rocca Cencia, poiché le altre due strutture private, quelle di Colari che fanno capo a Cerroni, hanno un contratto per smaltire la quota fissa di circa 1.200 tonnellate al giorno.
È chiusa quindi la fase sperimentale studiata lo scorso gennaio dal super consulente Roberto Cavallo su mille utenze non domestiche nel quartiere Marconi e nella zona del Ghetto fino a Corso Vittorio. «Da marzo ad oggi ha permesso di registrare un incremento sulla raccolta dei multimateriali ma anche difficoltà sul conferimento dell’indifferenziato» ha spiegato ieri in commissione congiunta Ambiente e Commercio, Fabio D’Archivio responsabile del servizio utenze non domestiche di Ama. Viene archiviato il progetto che prevedeva per mille utenti l’aumento della differenziata al 70% entro novembre, con modalità e orari differenti a seconda delle esigenze dei singoli.
«Ha messo in evidenza che a fronte di due passaggi a settimana per il ritiro dell’indifferenziato gli esercenti conferiscono questo tipo di rifiuti nei cassonetti, anziché servirsi del porta a porta». Ma le difficoltà riscontrate sono state anche nella mancanza di uomini e mezzi Ama necessari alla raccolta capillare e puntuale.
In ogni caso sulla condotta scorretta degli esercenti si è acceso il dibattito in commissione. «Bisogna fare accertamenti e sanzioni» è stata la richiesta a più voci dei consiglieri M5S. «Non serve punire, ci vogliono canali preferenziali e crediti formativi per incentivare i commercianti» ha replicato il responsabile associazione ristoratori di Castel Sant’Angelo. «La sanzione per i rifiuti abbandonati possono farla solo i vigili» hanno spiegato i tecnici, «mentre gli accertatori di Ama multano solo sul conferimento errato dei rifiuti». Discussioni a parte, un altro tassello 5 Stelle per spingere sulla differenziata sarà messo a punto nei mercati.
«Partirà l’accordo con il Cosip per la raccolta delle cassette di plastica destinate al riciclo» ha detto Stefano Cicerani del dipartimento capitolino Ambiente. «Si tratta anche di centinaia di migliaia di euro per le casse di Ama».
Dagli uffici alle strade il tema dei rifiuti è scottante. Cumuli di sacchi maleodoranti abbandonati fuori dai cassonetti dal centro alla periferia sono denunciati dai cittadini. E dall’opposizione Pd la consigliera Ilaria Piccolo attacca: «A due passi da piazza Farnese, via del Pellegrino, via Monserrato e Campo de’ Fiori la raccolta dell’organico non viene effettuata da oltre un mese».