Festa del cinema: i luoghi, i film gli appuntamenti
Dal 26 ottobre La dodicesima edizione della rassegna cinematografica E dall’Auditorium si arriva fino a Rebibbia
Le pellicole al Policlinico Gemelli, le preaperture alla Casa del cinema e l’invasione degli zombie a Roma (prodotta dai Manetti Bros). Per non parlare dei party in hotel, delle retrospettive alla Sala Trevi, gli incontri sull’arte al Maxxi e quelli nel carcere di Rebibbia . Non ci sono soltanto le star internazionali — annunciati tra gli altri Rosamunde Pike, Jake Gyllenhaal, David Lynch, Vanessa Redgrave e Christoph Waltz — in arrivo sul tappeto rosso della Festa del Cinema di Roma numero 12 che si aprirà tra quindici giorni (il 26 ottobre) e sempre diretta da Antonio Monda, confermato fino al 2020. Il cartellone di proiezioni, incontri arte e parole unisce in staffetta diversi spazi, come se i tanti palloncini che nel manifesto della rassegna tiene in mano Audrey Hepburn volassero contemporaneamente in città. Un puzzle difficile da comporre — ci stanno lavorando alacremente in Auditorium — che vede Roma protagonista anche sullo schermo.
Con i film prima di tutto: quello di Paolo Genovese The
Place (che chiude la rassegna) girato nella Capitale e con un cast che gioca in casa: Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Sabrina Ferilli e Vinicio Marchioni. Ma c’è anche In un
giorno la fine, l’horror claustrofobico di Daniele Misichia (prodotto dai Manetti Bros) che vede Alessandro Roja chiuso in un ascensore a lottare per sopravvivere in una Roma inondata di zombie.
Poi gli omaggi — in primis quello a Carlo Verdone con la proiezione della versione restaurata di Borotalco del 1982 — i super incontri con Nanni Moretti e Gigi Proietti. Simona Marchini, invece, anima il ciclo «Trame d’autore» che presenta sei opere video nate dall’intreccio di artisti, scrittori e registi. Tra i documentari, invece, da segnalare quello sulla vita di Carmelo Bene (Tracce
di Bene di Giuseppe Sansonna), di Sandra Milo (Salvatrice di Giorgia Wurth che debutta alla regia) e di Bud Spencer (Lo chiamavano Bud Spencer di Karl-Martin Pold). Entra nelle pagine della cronaca Stefano Pistolini e Massimo Salvucci, registi di Sara, il doc che racconta il delitto di Sara Di Pietrantonio, la ragazza bruciata dall’ex alla Magliana.
Fin qui, l’Auditorium. Ma la Festa continua, anzi si moltiplica in tanti spazi della città. Anche quelli più inconsueti come il Policlinico Gemelli dove (nell’unica sala cinematografica di questo tipo in tutta Italia) saranno proiettati, in contemporanea, due film del programma ufficiale. E nel carcere di Rebibbia con cinque incontri di cinema e dove, il 30 ottobre, debutta Hamlet in Rebibbia con i detenuti—attori già protagonisti di Cesare deve
morire. Lo spettacolo sarà seguito in diretta streaming anche dagli spettatori del Museo Maxxi, altro snodo della Festa. Mentre al Palazzo della civilità italiana è in mostra Fendi Studios che fa rivivere con il digitale il rapporto della maison con il mondo del cinema.
E infine, la retrospettiva alla Sala Trevi con i maestri della «Scuola italiana» da Visconti a Fellini, da Pasolini a Monicelli. Che la festa abbia inizio.