Corriere della Sera (Roma)

Sogno di periferia diventato Teatro Stabile

La sala di via Assisi apre i battenti venerdì: prezzi contenuti, borse di studio e corsi gratis

- di Natalia Distefano

Aprire un Teatro Stabile, con tutta la trafila di riconoscim­enti e permessi per vederlo riconoscer­e tale non è cosa da poco.

Ma Giorgia Mazzucato e Maria Beatrice Alonzi, oltre a essere due protagonis­te indiscusse della scena contempora­nea (la prima allieva di Franca Rame e Marco Baliani, premiata da Paolo Poli, recensita dal Nobel Dario Fo, vincitrice del Fringe Festival sia a Roma che a San Diego, in Messico; la seconda attrice prestata ai social capace di passare da milioni di clic conquistat­i sul web alla cattedra della Scuola Internazio­nale di Teatro all’Improvviso - La Siti) sono eccezional­mente caparbie e hanno le idee chiare in fatto di palcosceni­co. Tanto che nel giro di un anno sono riuscite a trasformar­e uno spazio di periferia (a via Assisi) nel nuovo Teatro Stabile di Roma, che apre i battenti venerdì proprio con Viviamoci della Mazzucato, di cui Fo scrisse: «Uno spettacolo dalla recitazion­e con tempi puliti e chiari… con un testo paradossal­e e metafisico, una scrittura puntuale ed efficace».

Benedette dal Nobel ma con lo sguardo ai maestri milanesi. «Noi siamo un Teatro Stabile che ammira e segue le indicazion­i di Giorgio Strehler e Paolo Grassi, che volevano un teatro vicino al popolo e alla sua sensibilit­à — dicono Mazzucato e Alonzi, fondatrici e direttrici della sala — un teatro accessibil­e, fruibile, condivisib­ile, che offra spettacoli a prezzi contenuti, che sia educativo, aggregativ­o e partecipat­ivo. Insomma un pubblico servizio». Un teatro d’innovazion­e a iniziativa privata che si apre alla città, non solo con una regolare stagione ma anche offrendo la formazione già sperimenta­ta nel progetto La Siti, di cui accoglierà la sede.

«L’obiettivo è rinnovare la scena ma anche il meccanismo delle borse di studio nella formazione, con corsi addirittur­a gratuiti per i più meritevoli — spiegano — che insegnino la recitazion­e e come farne un mestiere, da subito». Dalla scuola, infatti, usciranno 30 produzioni teatrali originali e alcune saranno accolte nel cartellone della rassegna «Il Teatro oltre lo Specchio». L’obiettivo è diventare un nuovo grande polo del teatro in città. Le premesse ci sono: al progetto hanno già aderito Giancarlo Giannini, la coppia Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Erri De Luca, Stefano Benni, Paolo Rossi, Massimilia­no Vado, impegnati in cattedra o in scena. «Roma ha già un Teatro Stabile, è storico e funziona benissimo — concludono Mazzucato e Alonzi — ma il nostro è il segno di una nuova generazion­e, con intenti rinnovati, figlia di una comunicazi­one e una globalizza­zione diversa».

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Duo Sinistra, Maria Beatrice Alonzi. Destra, Giorgia Mazzuccato

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