Il Virgilio, dopo il crollo, scende in piazza Venerdì studenti in corteo alla Piramide
Scuola senza sicurezza: il «Virgilio» scende in piazza. Il crollo del controsoffitto avvenuto sabato nello storico liceo classico della Capitale, ha fatto scattare la mobilitazione degli studenti, che venerdì alle 9.30 saranno in piazzale Ostiense contro «gli effetti nefasti della Buona Scuola». Per chiedere sì interventi seri sui problemi strutturali dell’istituto di via Giulia, ma anche per «pensare un modello di scuola nuovo, andando oltre le singole vertenze dei plessi». Protesta e proposta insomma, che chiamerà a raccolta a Piramide anche le altre scuole romane. Il Collettivo Autorganizzato del Virgilio ha riunito gli studenti già lunedì, alla riapertura dell’istituto, per poi bacchettare in una nota le istituzioni tutte, impegnate dopo il cedimento nel «gioco dello scaribarile»: la precedente dirigenza che «non ha affrontato i problemi strutturali spendendo in maniera dissennata i fondi disponibili», critiche anche per Città Metropolitana «assente e disinteressata ai problemi di edilizia scolastica» e il Miur, «che non ha distribuito i fondi promessi nella riforma della Buona Scuola».
Non certo una sorpresa per preside e alunni l’incidente che ha portato all’evacuazione del plesso. Un istituto antico di Roma «non a norma di legge e insicuro» ricordano gli studenti, che hanno effettuato uno screening nelle classi poi discusso con la preside. Dalle travi del tetto instabili (piene di tarli e infiltrazioni d’acqua), all’impianto antincendio mai terminato, allo stabile non a norma antisismica. Non c’è quindi solo la bonifica dei solai tra le emergenze: «Persiane e infissi sono pericolanti, i controlli sono urgentissimi su tutto l’edificio», sottolinea Daniela Buongiorno, presidente del Consiglio d’Istituto.