Nel cartellone del Vascello 1977 e Odin Teatret
Stasera in scena «Scherzo for piano and stick»
Uno spettacolo su Francesco Lorusso, lo studente e militante di Lotta Continua che l’11 marzo del 1977 venne ucciso da un colpo d’arma da fuoco a Bologna durante una manifestazione. Poi la Seconda guerra mondiale di Maurizio Lombardi che racconterà una storia antica, sospesa tra il volo delle rondini e l’amicizia di due bambini dentro la soffitta di un palazzo fiorentino.
La stagione del teatro Vascello prosegue con tre interessanti spettacoli accomunati dall’approfondimento e dalla sperimentazione. Stasera e domani sarà la volta d’immagini ed emozioni che scaturiscono da un caleidoscopio di trasformazioni immaginative. Andrà in scena Scherzo for
piano and stick della Riotous Company, gruppo teatrale che nasce come una costola dell’Odin Teatret, la storica compagnia di ricerca fondata da Eugenio Barba ad Oslo nel 1964 e in seguito stabilitasi ad Holstebro, in Danimarca. Lo spettacolo di teatro-danza sarà interpretato da Mia Theil Have, impegnata in un dialogo per pianoforte e bastone in omaggio alla «Linea», la serie di cartoni animati del 1970 di Osvaldo Cavandoli (stasera alle ore 21, via Giacinto Carini 78, infoline: 06.5898031).
Lunedì 16 invece è in programma L’uomo rondine, un monologo scritto e recitato da Maurizio Lombardi, su musiche di Giuseppe Scarpato. Conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la sua interpretazione del cardinale omosessuale Mario Assente nella serie The Young Pope firmata dal Premio Oscar Paolo Sorrentino, Lombardi salirà sul palco di Monteverde insieme a Scarpato, chitarrista oltre che produttore di Edoardo Bennato.
Da martedì 17 a giovedì 19 il sipario si alzerà poi per tre sere su Chiedi chi era Francesco di Teatri di Vita, con la regia di Andrea Adriatico e drammaturgia di Grazia Verasani. Il lavoro è ispirato alla tragica vicenda di Francesco Lorusso, ucciso da un carabiniere durante la stagione del Movimento del ’77.
Sono passati quarant’anni e lo spettacolo è dedicato alla memoria di questo ragazzo che, con la sua morte, è diventato suo malgrado l’icona di un’intera stagione. Adriatico utilizza anche altri linguaggi quali cinema, radio e musica per cogliere il documentario e l’elegia, lo show e la confessione. E portare così soprattutto i giovani a confrontarsi non solo con il passato recente, ma anche con il loro presente.
Programma «L’uomo rondine», monologo di Maurizio Lombardi su musiche del chitarrista Giuseppe Scarpato