Corriere della Sera (Roma)

Rifiuti, quartieri alleati contro l’Ama

Da San Lorenzo a corso Trieste, dai Parioli alla periferia monta la protesta: ora un corteo

- Maria Egizia Fiaschetti

Si allarga la protesta contro i disservizi dell’Ama: dai Parioli a San Lorenzo, fino alle periferie si moltiplica­no i gruppi di cittadini decisi a chiedere il rimborso della Tari. E in attesa che a gennaio arrivino le isole mobili, nel quartiere della movida e degli universita­ri l’immondizia continua ad accumulars­i negli androni. Per ribellarsi al degrado, il 25 ottobre i residenti sfileranno in corteo: «Se nessuno ci ascolta porteremmo la spazzatura in Campidogli­o».

Si allarga la protesta dei cittadini, decisi a chiedere la restituzio­ne della Tari per i disservizi di Ama. È un’alleanza trasversal­e che, complice il passaparol­a sui social, unisce quartieri anche molto diversi tra loro, dal centro alle periferie. In due giorni, sul sito del Codacons sono già arrivate centinaia di adesioni alla campagna per ottenere il rimborso di una quota, tra il 60 e l’80%, della tassa sui rifiuti. E i residenti di Parioli e Trieste, forti di una sentenza della Cassazione, stanno approfonde­ndo la materia sotto il profilo giuridico: «Convochere­mo presto una conferenza stampa».

Nel frattempo, San Lorenzo si mobilita: il 25 ottobre un corteo sfilerà da piazza dell’Immacolata a piazzale Tiburtino per ribellarsi al degrado. Accade anche qui, dove sopravvive l’immagine annacquata di roccaforte rossa, che l’anima corsara stia per rivolgersi agli avvocati. Le carte bollate potrebbero essere l’extrema ratio per debellare quello che, da esperiment­o virtuoso, è diventato un a iattura. Già, perché nel quartiere della movida e degli universita­ri, «fantasmi» che sfuggono ai censimenti, si vive con la monnezza negli androni. L’ingresso di uno stabile in via dei Latini, civico 71, è sommerso da sacchi dei rifiuti: una superfetaz­ione cresciuta intorno ai bidoni che, denunciano gli inquilini, «da una settimana non vengono svuotati». Il pattume assedia la guardiola del portiere, seminascos­ta dai cartoni, e per poco non oscura anche l’edicola della Beata Vergine. La spazzatura si accumula anche negli ambienti più spaziosi e arieggiati come i cortili delle case di ringhiera, ostaggio dei gabbiani che planano dall’alto a caccia di cibo. Con il passare dei giorni l’odore, tanto più con il clima quasi estivo delle ottobrate romane, è nauseante. Mentre gli animali, topi e blatte, festeggian­o. «Abbiamo raggiunto il record di due settimane senza l’ombra di un operatore dell’Ama — racconta Sonia Ciuffetti, 40 anni, che da qualche mese si è ritrasferi­ta nel suo appartamen­to in via dei Sardi — . I turni di raccolta non vengono rispettati, ma qui abitano 42 famiglie: basta saltare un giro ed è il caos». Al disagio di vivere affacciati su una mini discarica si somma il paradosso che molti amministra­tori di condominio sono stati multati perché non è stata rispettata la raccolta differenzi­ata: «Oltre al danno, la beffa».

E mentre si ragiona sull’ipotesi di aderire alla class action contro l’azienda di via Calderon de la Barca, è partita la petizione: «Siamo già a 2 mila firme, ma puntiamo al doppio — rivela Katia Pace, del comitato di quartiere San Lorenzo — . Vogliamo che anche la nostra, al pari di Trastevere, sia riconosciu­ta come zona rossa (ora è verde, ndr): solo così saranno intensific­ati gli interventi di pulizia e il presidio del territorio. Il 19 luglio, anniversar­io del bombardame­nto di San Lorenzo, abbiamo consegnato un dossier sul degrado alla sindaca Raggi, ma non ci ha mai risposto».

In piazza Il 25 ottobre i residenti di San Lorenzo

 ??  ?? Via dei Latini L’androne di un palazzo assediato dall’immondizia
Via dei Latini L’androne di un palazzo assediato dall’immondizia
 ??  ?? Via dei Sardi Immondizia accatastat­a nel cortile di una casa di ringhiera
Via dei Sardi Immondizia accatastat­a nel cortile di una casa di ringhiera

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