Comune, la regia di Sammarco
Il ruolo dell’avvocato Pieremilio Sammarco nelle scelte di Raggi: «Nessuno del M5S può darti direttive» Le nuove chat nelle carte del processo Scarpellini. «Se perdi Raffaele poi dovrai rinunciare a tutti i tuoi»
L’influenza dell’avvocato romano Pieremilio Sammarco sulla sindaca ed ex praticante Virginia Raggi. Influenza che appare determinante nell’edificazione della nuova centrale di potere. Così ricostruiscono le chat agli atti del processo Marra- Scarpellini.
Fra un cliente e l’altro, dal suo studio in Prati, l’avvocato Pieremilio Sammarco — fratello del difensore di Silvio Berlusconi, Alessandro, nonché amico di Cesare Previti — andava riempiendo (e svuotando) le caselle capitoline. Limitare Marcello Minenna. Estromettere Carla Raineri. Conservare in salute Raffaele Marra. É lo scenario rivelato dalle
chat depositate al processo Marra - Scarpellini imputati di corruzione e pubblicate dall’Espresso che, attorno a quei messaggi, ricostruisce l’influenza dell’avvocato romano sulla sindaca ed ex praticante Virginia Raggi. Influenza che appare determinante nell’ edificazione della nuova centrale di potere, fin dalle fondamenta: «Sono decisioni forti e difficili (quelle sullo staff, ndr) ma devi consolidare la consapevolezza che nella scala gerarchica sei sul gradino più alto e all’interno del Movimento nessuno può permettersi di darti direttive» è l’invito di Sammarco alla sindaca.
L’avvocato appare particolarmente attivo nel limitare il potere di Minenna e della Raineri, all’epoca assessore al Bilancio e capo di Gabinetto del sindaco, voluti direttamente da Beppe Grillo e Davide Casapria leggio.
Questa partita appare subito essenziale, organica alla costruzione di un’autonoma sfera d’ influenza della stessa Raggi. Un modo per arginare (contrastare?) i diktat del fondatore, smarcarsi dalle sue pretese e rivendicare la pro- autorità.
Qui e là Sammarco tenta anche di rafforzare nella giovane sindaca autostima e decisionalità. Ma soprattutto di difendere Marra. Il suo appoggio all’ex finanziere, già transitato per la giunta di Gianni Alemanno, dice alla sindaca dev’essere granitico, costi quel che costi. «Se perdi Raffaele — le spiega — è una vera tua sconfitta personale, sarai sempre ostaggio di altri e allontaneranno (con varie motivazioni) subito dopo Salvatore e ogni tua persona». Il king maker ha colto il punto: se non difendi i tuoi fiduciari è fatale che tu li perda uno dopo l’altro. La chat dei quattro amici al bar, rivelata dalle inchieste, mostrava una sorta di dipendenza della sindaca dai suoi fedelissimi Romeo, Daniele Frongia e Marra ma soprattutto da quest’ultimo nel quale aumentava la consapevolezza della propria importanza: «Considera pure — dice intercettato a un’amica — che è stato... in questi giorni sono stati là impegnati al ping pong tinc tenc (tono scherzoso)... co’ ‘ste stronzate che... il pensatoio e ho detto: “ma per fare il pensatoio devi porta’ gente pensante, se tu porti cerebrolesi ma che vuoi conta’?».
Ancora una volta Sammarco ha fatto centro. E fa leva sull’amor proprio di Marra, invitandolo a resistere e a non mettersi in aspettativa. «Spiazzerai tutti e lei non riuscirà a toglierti, lei è integra non ce la farà prevarrà la sua morale» . Così avanti fino all’estromissione della Raineri e di Minenna. Dopodiché scrive Sammarco all’amico Marra: «Bisogna trovare il ricambio al bilancio di assoluto rilievo e andiamo avanti. La strada imboccata è quella giusta. Sono vicino a voi e a disposizione».