Festa grande, centinaia di tifosi a Formello
La festa è cominciata nella notte, al ritorno da Torino: oltre cento tifosi hanno atteso la Lazio al centro sportivo di Formello, acclamando i protagonisti di un’impresa che Inzaghi ha giustamente definito storica. E anche ieri mattina qualcuno ha voluto celebrare la squadra, benché nella partitella con la primavera fosse in campo solo chi non aveva giocato contro la Juventus oppure era entrato per una manciata di minuti come Patric, Nani e Caicedo (autore di una doppietta nel 3-0 ai giovani biancocelesti, di Murgia l’altro gol). Ci sono applausi per tutti.
L’entusiasmo cresce, dunque, e la Lazio spera che i tifosi dimostrino la loro euforia anche quando ci sarà da popolare lo stadio. Da questo punto di vista le prossime due partite in casa, con Cagliari (22 ottobre) e Udinese (5 novembre), sono particolarmente delicate, visto che la curva Nord sarà chiusa a causa dei cori razzisti ascoltati durante la gara contro il Sassuolo. Tutti si sono lamentati dello scarso sostegno che il resto dello stadio, curva esclusa, ha dato ai biancocelesti nelle ultime gare in casa: il tecnico Simone Inzaghi, il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Igli Tare.
Indicativa la definizione di Marco Canigiani, responsabile marketing della società: «Abbiamo una squadra da Champions e un pubblico da retrocessione». Chissà se gli appelli ad accorrere all’Olimpico, uniti ai risultati straordinari della squadra, avranno effetto. Chissà se lo stadio, benché la curva sia chiusa, tornerà a riempirsi: se non ora, quando?