Nada e le altre, parlano le ragazze del secolo scorso
Politiche, imprenditrici, scrittrici e attrici Voci di donne nel doc «Lievito madre»
di voci dove le vite vissute si mescolano, grazie al montaggio sapiente, alle immagini dei filmini di famiglia con le mamme, nonne e zie delle due autrici. Tre generazioni di donne a confronto. In pieno spirito del Novecento, il personale si rivela politico. «Innamorarsi succede, come prendere l’influenza. Il resto, costruire degli affetti è molto più impegnativo», spiega ironica Emma Bonino. A volte la fantasia è una complice preziosa, ricorda Cecilia Mangini: «Avevo 7 anni ed ero innamorata del Corsaro nero, per me esisteva veramente. Avevo una tendenza a non tenere conto della realtà che poi mi ha accompagnato per sempre». Mentre Luciana Castellina invita alla concretezza: «L’amore per un’idea dura molto di più dell’amore per una persona».
Racconti e ricordi si intrecciano a aspirazioni e i desideri, anche quelli non realizzati ma neanche sopiti. Come l’ex mondina Esterina Respizzi, già al lavoro a 14 anni. «Venivo a casa stanca, non avevo il tempo di guardarmi in giro: mi addormentavo sulla sedia… Volevo fare la sarta e invece sono dovuta andare in campagna». Un filo rosso di consapevolezza, sulle onda di Nada. «Mi piaccio, anche perché in fondo non mi sono mai piaciuta, nel senso che non mi sono mai sentita bella, ma nemmeno brutta. La mia sensazione è di non sentirmi e quindi sto bene, sono libera».