Corriere della Sera (Roma)

John, l’eroe di Centocelle, riceve il suo permesso

- Rinaldo Frignani

«E adesso forse mia moglie e mio figlio potranno raggiunger­mi qui, ma prima voglio trovare un lavoro e una casa: devo farli vivere in maniera dignitosa e confortevo­le». John Onah non nasconde la commozione. In mano stringe il permesso di soggiorno per motivi umanitari che gli è stato rilasciato come premio per aver fatto arrestare il 30 settembre scorso un rapinatore di supermerca­ti a Centocelle. In pochi giorni è il secondo nigeriano al quale il questore Guido Marino ha concesso il titolo di soggiorno per gesti coraggiosi che hanno impression­ato l’opinione pubblica: Samson Mavis, poliziotto di 28 anni fuggito dal suo Paese, ha ottenuto il permesso dopo aver contribuit­o in maniera determinan­te alla cattura di un padre-orco che vendeva la figlia disabile.

Onah è stato premiato ieri dal comandante provincial­e dei carabinier­i Antonio De Vita dopo che l’Arma ha seguito da vicino tutta la vicenda, prima arrestando il rapinatore bloccato dal trentenne (è già stato condannato a quattro anni di reclusione), poi curando la pratica che ha portato alla richiesta da parte dell’Arma e alla concession­e del documento. «Ringrazio tutti, i carabinier­i ma anche il governo italiano per quello che hanno fatto per me. L’ho aspettato tanto, da tre anni e mezzo, e finalmente si è avverato il sogno - spiega John -. Cosa farò adesso? Cercherò un lavoro, un lavoro onesto, subito. Non ho preferenze, sono pronto per qualsiasi impiego. A Roma o in qualsiasi altra città. Non mi tirerò indietro, lo devo al vostro Paese».

Di offerte ne sarebbero arrivate alcune, tuttavia non dal supermerca­to - il Carrefour in piazza delle Conifere - dove Onah lavora tutte le mattine aiutando i clienti a caricare in macchina le buste della spesa. Lì davanti ha fermato il rapinatore armato di mannaia ingaggiand­o con lui una furiosa colluttazi­one. Ma Centocelle è sempre un quartiere caldo, considerat­o a rischio dai commercian­ti. «Non so se potrò restare lì, sicurament­e adesso con il permesso di soggiorno è tutta un’altra cosa. Sono in regola, posso essere assunto da chi ha bisogno», dice ancora il giovane che ieri è stato accompagna­to nella caserma di piazza San Lorenzo in Lucina dal comandante della compagnia Casilina Nunzio Carbone. «Comunque - ci tiene a sottolinea­re Onah -, io di quel rapinatore non ho paura anche se un giorno dovesse uscire di galera. Stava rubando soldi che non erano suoi, non potevo voltarmi dall’altra parte».

«Abbiamo voluto dare atto del grande senso civico che ha dimostrato bloccando quel rapinatore - spiega il generale De Vita -. John è un cittadino che merita tutta la nostra attenzione per quello che ha fatto, mettendo a rischio la sua incolumità personale e consentend­o ai carabinier­i di arrestare il bandito. È il segnale che ci sono tante persone che cercano di integrarsi nel rispetto delle regole del nostro Paese».

Coraggio «Quel rapinatore stava rubando, dovevo fermarlo»

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 ??  ?? Senso civico A sinistra, le immagini delle telecamere riprendono il rapinatore del supermerca­to di Centocelle bloccato dal nigeriano John Onah. Sopra, l’uomo con il suo permesso di soggiorno appena ricevuto (Proto)
Senso civico A sinistra, le immagini delle telecamere riprendono il rapinatore del supermerca­to di Centocelle bloccato dal nigeriano John Onah. Sopra, l’uomo con il suo permesso di soggiorno appena ricevuto (Proto)

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