PIAZZA DELLA QUERCIA È MORTA LA FINE DI UN’IDENTITÀ STORICA
Caro Conti, che brutta fine ha fatto l’albero di piazza della Quercia. Che vergogna! Prima hanno fatto morire la bellissima, vecchia e grande quercia. Poi hanno piantato un alberello piccolo e adesso è morto anche questo.
Irene Isgro Mayrhfoer
Il grande leccio (di questo si trattava, come ci spiegò Fulco Pratesi) venne abbattuto nel dicembre 2015 dopo una lunga agonia cominciata con i lavori di ripavimentazione decisi dall’ufficio tecnico del I Municipio. Nell’aprile 2014 l’ufficio tecnico dei Giardini scrisse: «Si evidenzia un progressivo deperimento dell’albero di ‘Quercus ilex’ e abbiamo constatato che versa in condizioni di particolare sofferenza a causa della scarsissima permeabilità e traspirabilità della pavimentazione (massetto in calce e cemento, ndr) sopra l’apparato radicale». Prima c’erano i sampietrini che lasciavano passare l’acqua piovana. L’antico leccio morì. Arrivò il secondo, piccolo. Ora è morto anche quello. Speriamo che, per evitare il peso della vergogna, I Municipio e Campidoglio abbiano un sussulto di elementare dignità e restituiscano presto condizioni di vivibilità a una nuova pianta senza la quale la piazza, che risale al 1507, resta ora colpevolmente priva di identità storica e culturale.