Torna la Tbc: settimo caso
Per la prima volta «colpito» un esterno, è dipendente del bar. Scattano i controlli
In soli quattro mesi sette casi di tubercolosi: torna l’allarme nell’ospedale Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina. Stavolta però, dopo medici e infermieri, è contagiato un esterno, un dipendente del bar al piano terra. Immediati i controlli a tappeto scattati su tutto il personale, a cominciare dai reparti più a rischio, oncologia e ostetricia.
Ancora un caso di tubercolosi all’ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. Per un totale di sette persone contagiate. Ma tra le mura del nosocomio regna la serenità. «I contagi sono ciclici nel nostro campo – assicurano - e stiamo attuando tutte le politiche sanitarie di contenimento previste dal ministero della Salute e dalla Regione Lazio».
Negli ultimi quattro mesi ad ammalarsi erano stati in sei, tutti medici o infermieri che lavorano nei reparti più a rischio come ad esempio il pronto soccorso o la degenza breve. E tra loro c’è anche una studentessa di Scienze infermieristiche che al Fatebenefratelli svolgeva il tirocinio. Stavolta, per la prima volta, a contrarre la malattia è stato un dipendente del bar dell’ospedale, al piano terra. L’uomo, 35 anni, che lavora per conto di una società esterna, appena ha avvertito i sintomi si è sottoposto a tutti gli esami di rito, compresa una radiografia dei polmoni e una tac, che non hanno potuto che confermare la diagnosi di «Tbc».
Come chi lo hanno preceduto nel contagio, il paziente è stato messo in isolamento e poi ricoverato all’istituto scientifico Spallanzani di Roma, specializzato in Aids e malattie infettive. Unico caso, questo settimo a sfociare in tbc conclamata, a differenza dei precedenti, tutti asintomatici, ma comunque ancora in osservazione.
Il personale sanitario, di norma, è vaccinato anche contro la tubercolosi, è stato ricordato, ma purtroppo il vaccino non garantisce la totale copertura dai diversi ceppi in circolazione. E i medici e gli infermieri colpiti dal Bacillo di Koch sarebbero venuti in contatto con un paziente affetto da un ceppo diverso da quelli per cui erano stati immunizzati.
Dopo la certezza della diagnosi di tbc, l’ospedale dell’Isola Tiberina ha attivato immediatamente controlli a tappeto sul personale a partire dai reparti più a rischio e più delicati, come oncologia e ostetricia dove al momento fortunatamente non sono emerge nuove infezioni. «Stiamo monitorando e gestendo il focolaio dei casi di infezione fin
Verifiche Sono scattate a tappeto nei reparti su tutto il personale
L’ospedale sull’isola Tiberina al centro dei casi di tubercolosi Il cortile vicino al bar nel quale lavorava l’uomo contagiato
qui registrati e stiamo mettendo in atto le misure preventive contro il rischio di trasmissione a pazienti e a operatori – precisano dal Fatebenefratelli -. Abbiamo già fatto uno screening massiccio su circa un quarto degli operatori dell’ospedale partendo dalle aree
più a rischio. Non è escluso che possano essere identificati altri sporadici casi sospetti, individuati precocemente nella fase ancora non contagiosa e che addirittura potrebbero non evolversi mai in malattia»