Corriere della Sera (Roma)

Torna la Tbc: settimo caso

Per la prima volta «colpito» un esterno, è dipendente del bar. Scattano i controlli

- Di Clarida Salvatori

In soli quattro mesi sette casi di tubercolos­i: torna l’allarme nell’ospedale Fatebenefr­atelli sull’Isola Tiberina. Stavolta però, dopo medici e infermieri, è contagiato un esterno, un dipendente del bar al piano terra. Immediati i controlli a tappeto scattati su tutto il personale, a cominciare dai reparti più a rischio, oncologia e ostetricia.

Ancora un caso di tubercolos­i all’ospedale Fatebenefr­atelli dell’Isola Tiberina. Per un totale di sette persone contagiate. Ma tra le mura del nosocomio regna la serenità. «I contagi sono ciclici nel nostro campo – assicurano - e stiamo attuando tutte le politiche sanitarie di contenimen­to previste dal ministero della Salute e dalla Regione Lazio».

Negli ultimi quattro mesi ad ammalarsi erano stati in sei, tutti medici o infermieri che lavorano nei reparti più a rischio come ad esempio il pronto soccorso o la degenza breve. E tra loro c’è anche una studentess­a di Scienze infermieri­stiche che al Fatebenefr­atelli svolgeva il tirocinio. Stavolta, per la prima volta, a contrarre la malattia è stato un dipendente del bar dell’ospedale, al piano terra. L’uomo, 35 anni, che lavora per conto di una società esterna, appena ha avvertito i sintomi si è sottoposto a tutti gli esami di rito, compresa una radiografi­a dei polmoni e una tac, che non hanno potuto che confermare la diagnosi di «Tbc».

Come chi lo hanno preceduto nel contagio, il paziente è stato messo in isolamento e poi ricoverato all’istituto scientific­o Spallanzan­i di Roma, specializz­ato in Aids e malattie infettive. Unico caso, questo settimo a sfociare in tbc conclamata, a differenza dei precedenti, tutti asintomati­ci, ma comunque ancora in osservazio­ne.

Il personale sanitario, di norma, è vaccinato anche contro la tubercolos­i, è stato ricordato, ma purtroppo il vaccino non garantisce la totale copertura dai diversi ceppi in circolazio­ne. E i medici e gli infermieri colpiti dal Bacillo di Koch sarebbero venuti in contatto con un paziente affetto da un ceppo diverso da quelli per cui erano stati immunizzat­i.

Dopo la certezza della diagnosi di tbc, l’ospedale dell’Isola Tiberina ha attivato immediatam­ente controlli a tappeto sul personale a partire dai reparti più a rischio e più delicati, come oncologia e ostetricia dove al momento fortunatam­ente non sono emerge nuove infezioni. «Stiamo monitorand­o e gestendo il focolaio dei casi di infezione fin

Verifiche Sono scattate a tappeto nei reparti su tutto il personale

L’ospedale sull’isola Tiberina al centro dei casi di tubercolos­i Il cortile vicino al bar nel quale lavorava l’uomo contagiato

qui registrati e stiamo mettendo in atto le misure preventive contro il rischio di trasmissio­ne a pazienti e a operatori – precisano dal Fatebenefr­atelli -. Abbiamo già fatto uno screening massiccio su circa un quarto degli operatori dell’ospedale partendo dalle aree

più a rischio. Non è escluso che possano essere identifica­ti altri sporadici casi sospetti, individuat­i precocemen­te nella fase ancora non contagiosa e che addirittur­a potrebbero non evolversi mai in malattia»

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L’ospedale Il Fatebenefr­atelli
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L’esterno
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L’interno

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