Corriere della Sera (Roma)

San Lorenzo in corteo contro la movida

I residenti non vogliono pagare la Tari

- Fiaschetti

Gli abitanti di San Lorenzo in marcia contro il degrado. Il corteo partirà oggi alle 18 da piazza dell’Immacolata, in testa i bambini delle scuole armati di striscioni, per concluders­i a piazzale Tiburtino. E mentre il comitato di quartiere si prepara a chiedere il rimborso della Tari per i pesanti disservizi della raccolta porta a porta, si apre un altro fronte. Un team di avvocati, assoldati tra i residenti, sta studiando l’ipotesi di denunciare il Comune per i danni provocati dalla mala movida. Come per la tassa sui rifiuti, anche in questo caso c’è un precedente: il tribunale di Brescia che ha accolto la richiesta di risarcimen­to di due cittadini.

Mentre si preparano a sfilare contro il degrado (oggi alle 18 il corteo da piazza dell’Immacolata) i residenti di San Lorenzo pensano già alle prossime mosse: dopo aver contattato il Codacons per chiedere il rimborso della Tari, meditano di ricorrere alle carte bollate anche per la mala movida. L’appiglio giuridico è nella sentenza del Tribunale di Brescia che ha condannato il Comune a risarcire due cittadini per il «danno biologico e patrimonia­le» provocato dagli schiamazzi. «I nostri avvocati stanno valutando se ci sono gli estremi per una denuncia — spiega Emanuele Venturini, 40 anni, tassista, presidente del comitato di quartiere — . La proposta dovrà essere votata in assemblea, ma da quello che sento i cittadini sono esasperati».

Racconta Luigi Papasidero, 56 anni, titolare di un centro estetico: «Abito davanti all’ex Dogana: un inferno. Trema tutto, il rumore è insopporta­bile nonostante i doppi vetri. E i decibel, li abbiamo misurati, superano del doppio i limiti acustici». Gli abitanti di viale dello Scalo San Lorenzo hanno consegnato al Gabinetto del sindaco un dossier con 500 firme, ma «nessuno ci ha risposto». E i disagi aumentano: «Non si dorme. Al mattino sono nervoso, irritabile... Mio figlio ha preferito trasferirs­i a Pomezia dalla fidanzata: meglio fare il pendolare che rigirarsi nel letto fino all’alba». Berardo Gentile, 67 anni, pensionato, vive in un appartamen­to che affaccia su piazza dell’Immacolata. Non bastassero le urla moleste di centinaia di giovani e il rotolio delle bottiglie di vetro che rimbalzano sui lastroni di basalto, a turbare il sonno di almeno sei condomini sono i concerti by

night: bonghi, percussion­i, chitarre elettriche e batterie portatili collegate agli amplificat­ori: «Un calvario lungo 12 anni, da quando l’area è diventata isola pedonale. Le auto non davano fastidio, adesso ci torturano col rumore neanche fossimo nelle carceri sudamerica­ne». Come ci si difende dall’assedio sonoro? «La sera metto i pannelli di polistirol­o fonoassorb­enti davanti alle finestre, ma non bastano. E mi tocca dormire con i tappi alle orecchie». La soluzione, drastica

Problema Difficile vendere case in zona

ma risolutiva, sarebbe trasferirs­i in zone più tranquille. Se non fosse che il mercato immobiliar­e, tranne gli affitti (spesso in nero) agli studenti sempre redditizi, è in crisi: «Per tre volte ho dato mandato all’agenzia — sospira Berardi — , ma non sono riuscito a concludere... Avrei dovuto svendere». Lo snaturamen­to del quartiere, «dove ogni buco è occupato da locali e negozi di food», allontana anche le piccole botteghe: «Di giorno è una landa desolata — denuncia Laura Picchio, 51 anni — . Si pensava di trasformar­e l’ex vetreria Sciarra in città dell’artigianat­o, ma ha prevalso il monopolio dell’università». Faticano anche i ristorator­i tradiziona­li: «Fanno la spesa da me e mi raccontano che i clienti non vengono più — rivela Sergio David, proprietar­io di un alimentari in via dei Sabelli — . Spaccio, ubriachi, sballati... Troppa delinquenz­a, non si sentono sicuri».

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Jam session sotto le finestre Concerti notturni con bonghi e amplificaz­ione
 ??  ?? Porta a porta I sacchi di rifiuti si accumulano nei cortili per il disservizi­o nella raccolta
Porta a porta I sacchi di rifiuti si accumulano nei cortili per il disservizi­o nella raccolta
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Emanuele Venturini Presidente del comitato di quartiere San Lorenzo

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