Corriere della Sera (Roma)

Santa Marta, restauri in diretta nell’ex chiesa

- Natalia Distefano

Il valore dell’apertura della chiesa di Santa Marta al Collegio Romano nella nuova veste di laboratori­o «Restauro Aperto» corre su due binari. Da un lato restituisc­e a romani e turisti un luogo per anni inaccessib­ile, dall’altro consente di avvicinare uno dei mestieri fondamenta­li nella tutela e conservazi­one del patrimonio: il restaurato­re. Figura abituata a operare dietro le quinte, nascosta da impalcatur­e e pannelli o nella quiete di un’officina.

Da oggi, invece, i profession­isti dell’Istituto Superiore per la Conservazi­one e il Restauro lavorerann­o sotto gli occhi di tutti proprio all’interno della chiesa cinquecent­esca, trasformat­a in una sorta di laboratori­o satellite dell’Iscr aperto al pubblico. Svelare i tesori nazionali, sia artistici che immaterial­i come l’eccellenza dei restaurato­ri italiani, è l’obiettivo dell’iniziativa presentata ieri dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschi­ni e dal direttore dell’Istituto Gisella Capponi. Diverse le attività svolte nelle tre postazioni allestite. Veri e propri cantieri dove seguire le fasi di salvataggi­o di un’opera d’arte, scoprire come s’interviene sulle parti mancanti di un affresco o spiare il minuzioso lavoro di ricomposiz­ione di un antico mosaico.

Tra i primi interventi «aperti» il restauro della trecentesc­a Madonna del latte e di due dipinti murali tardo cinquecent­eschi appartenen­ti all’apparato decorativo originale del complesso di Santa Marta. Dalla Villa delle Terme degli stucchi dipinti (I secolo dopo Cristo) provengono invece i settemila frammenti di affreschi e stucchi che saranno puliti e ricomposti dai restaurato­ri dell’Iscr. Mentre arriva da Palazzo Farnese l’affresco staccato del Domenichin­o raffiguran­te Narciso. Infine nella chiesa di piazza del Collegio Romano è tornato il dipinto di Francesco Cozza La predica del Battista, finora conservato a Palazzo Barberini. Tutto visitabile gratuitame­nte ogni prima domenica del mese e su prenotazio­ne dal martedì al venerdì (www.iscr.benicultur­ali.it).

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