Corriere della Sera (Roma)

Ustica, elettronic­a e video scavano nel passato

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Diretto da Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, il collettivo Ateliersi presenta da stasera a venerdì al Macro Testaccio (piazza Orazio Giustinian­i. Infoline: 0645553050)

De Facto, opera poetica elettronic­a centrata sulla strage di Ustica, che il 27 giugno del 1980 sconvolse l’Italia. Riconosciu­to per una scrittura scenica che trasfigura i dati del reale attraverso la loro ricomposiz­ione poetica e musicale, Ateliersi incontra in De Facto i suoni della compositri­ce elettroacu­stica Caterina Barbieri e la vocalità della cantante Francesca Pizzo dei Melampus, per penetrare in una voragine in cui collassa un frammento di storia nazionale. Nello spettacolo, il linguaggio giuridico della sentenza-ordinanza con cui il giudice Rosario Priore nel 1999 determinò che Ustica fu: «Propriamen­te un atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata», entra in relazione -attraverso il lavoro dei performerc­on un live set di musica elettronic­a e un apparato visuale che riporta il pubblico al 1980, agli albori degli home

computer. Privato dei suoi dati specifici e di ogni elemento di contingenz­a, il testo di Priore appare come un messaggio senza tempo rivolto a tutti. De

Facto è un’opera musicale che scava nel passato per rintraccia­re segnali del nostro presente.

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Performer Una scena dello spettacolo «De Facto» del collettivo Ateliersi

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