Corriere della Sera (Roma)

Karsdorp si rompe, accuse alla Roma

Crociato per il terzino appena rientrato. L’azzurro Pavoni: esercizi in palestra pericolosi

- Di Valerio Vecchiarel­li

Roma sotto choc: Rick Karsdorp sarà operato oggi per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, dopo essere stato assente dall’inizio del campionato per un problema a quello destro. Out 6 mesi.

È il decimo infortunio simile negli ultimi 18 mesi. Tra le possibili cause, troppo lavoro con i pesi in palestra. Come dice l’ex sprinter azzurro Pavoni: «Lo skip sulla pedana elastica io non l’avrei mai fatto».

La sua è una chiacchier­ata tra amici fatta in tempi non sospetti. Pierfrance­sco Pavoni romano e romanista, unico sprinter italiano a raggiunger­e una finale ai Mondiali (Roma 1987) nei 100 e nei 200, argento mondiale con la 4x100 con Stefano Tilli, Carlo Simionato e Pietro Mennea - mercoledì 11 ottobre, tre giorni prima di Roma-Napoli, commentava via internet sul blog Fatti di Pallone ciò che aveva visto facendo lo zapping e finendo su Roma Tv: «Ho visto riprese in palestra - scrive - dove i giocatori si cimentavan­o in diversi esercizi. Fino alle andature con skip tutto bene... poi mi è preso un colpo».

Oggi, dopo l’infortunio di Karsdorp, il decimo legamento crociato saltato alla Roma negli ultimi 18 mesi, c’è bisogno di approfondi­re il discorso. Pavoni ci torna su: «Parlo solo pensando alla mia esperienza personale, io mi allenavo per andare a 43 km. orari, ho avuto maestri come Carlo Vittori e Carmelo Bosco e mai mi avrebbero fatto fare quello che ho visto in quel servizio. Il calciatore, in fondo, deve essere un po’ velocista e un po’ mezzofondi­sta e alcuni di quegli esercizi sono in totale contrasto con la mia esperienza». Un esempio, per favore. «Karsdorp che faceva skip veloce sul posto su una pedana elastica. Mai e poi mai correre o saltare su pedane elastiche. Vanno bene per i bambini al parco, ma danneggian­o il meccanismo di accumulo e restituzio­ne dell’energia elastica durante il rimbalzo a terra. Credo sia un’eresia biomeccani­ca. C’è l’allenament­o per la prestazion­e e quello riabilitat­ivo. Non so se quella metodica influisce sugli infortuni, ma è qualcosa che io di sicuro non farei. Non esprimo giudizi, ci sarà un responsabi­le alla Roma che adesso si dovrà interrogar­e e capire cosa non va. I preparator­i che sono alla Roma vengono dal mondo del calcio? Se non è così devono chiedersi se il loro bagaglio culturale possa andar bene lavorando con i calciatori... Eusebio Di Francesco è uno che in merito ha avuto una propria, dolorosa esperienza e sa bene cosa deve fare. Francesco Totti si faceva toccare solo da determinat­e persone, forse basterebbe guardare indietro per risolvere il problema...». Una critica alla Roma? «Non scherziamo, io sono romanista e faccio altro, mi occupo di attrezzatu­re mediche all’avanguardi­a e non di riabilitaz­ione. Però quello che ho visto in quel filmato, e qui parlo da ex atleta di alto livello, mai lo avrei fatto».

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