Lazio, Inzaghi ha trovato la Leiva del comando
Il brasiliano ha spazzato dubbi e sospetti ed è diventato il leader del centrocampo
È quasi vecchio, eppure è stato accolto con le perplessità che di solito accompagnano i ragazzini. Saprà adattarsi alla Lazio e al nostro calcio? Riuscirà a sostituire Biglia? Quanto ci rimetterà Inzaghi nel cambio? Non sarà finito, visto che nel Liverpool lo usavano malvolentieri e fuori ruolo?
Lucas Leiva, brasiliano molto poco brasiliano perché povero tecnicamente e grande combattente, ha preso la nuova sfida come tutta la sua carriera: grinta, cuore, professionalità. Quasi tutti questi dubbi gli avessero trasmesso motivazioni speciali, a lui che ne ha sempre avute di enormi. Vi faccio vedere chi sono, insomma.Oggi Lucas Leiva è padrone della Lazio. Perché attorno ha talenti e campioni, promesse ed esperti, ma l’anima del gioco è lui. È lui che decide i ritmi della manovra, lui che guardano innanzitutto i difensori quando hanno palla. Appariscente? Proprio no. Ma di grande sostanza e di spietata concretezza.
Come immaginavamo in estate, non è un altro Biglia: i suoi piedi sono meno delicati, i suoi muscoli più forti. Però le geometrie migliorano ogni giorno di più, fa girare palla, magari non ha il lancio che ti manda in porta però raramente sbaglia un appoggio. Ha avuto difficoltà soltanto quando Inzaghi – disperato per tutti quegli infortuni – gli ha chiesto aiuto in difesa: non se l’è sentita di dire di no, però a Genova ha sbandato e con il Napoli è naufragato.
Ci sta, l’allenatore ha subito capito e ha trovato soluzioni alternative. Del resto, con lui a metà campo, anche la difesa ne guadagna. C’è chi già oggi ribalta la domanda dell’estate: quanto ci ha guadagnato la Lazio nel cambio Biglia-Leiva? Ma il calcio è umorale e i giudizi si trasformano in fretta, solo a primavera si potrà stabilire se Inzaghi abbia davvero trovato una soluzione più efficace rispetto al passato.
Di sicuro lui farà di tutto per dimostrare che Lotito e Tare hanno piazzato un altro grande colpo. A cominciare da Benevento, domani all’ora di pranzo: un’altra partita sulla carta agevole, per continuare a sognare.