Corriere della Sera (Roma)

Ciofani a segno, bel pari del Frosinone a Venezia

- Antonio Mariozzi Luca Valdiserri

uarto risultato utile consecutiv­o per il Frosinone che ieri è uscito indenne (1-1) dalla sfida con il Venezia di Pippo Inzaghi. La squadra di Moreno Longo, reduce dalla prima vittoria allo «Stirpe» martedì scorso contro la Ternana (4-2), ha conquistat­o un prezioso pareggio che le consente di restare al secondo posto, agganciand­o l’Empoli (sconfitto fuori casa dalla Salernitan­a) a 20 punti e restando a - 1 dalla vetta, ora occupata dal Palermo.

I ciociari, dopo aver incassato la rete di Modolo (19’), hanno subito raddrizzat­o il match grazie a una zampata di Matteo Ciofani (22’). Per l’esterno canarino, quella a Venezia è stata la seconda rete nelle ultime due partite. «È un buon punto – ha commentato Longo – che ci dà continuità di risultati e di prestazion­i. Sono soddisfatt­o. Abbiamo dimostrato maturità su un campo difficilis­simo». 6,5 ALISSON Vola a togliere dalla porta il colpo di testa di Masina che sembrava già gol. Parata importanti­ssima perché compiuta sullo 0-0. Ormai una sicurezza. 7 FLORENZI Il duello con Di Francesco junior è una delle cose migliori del match. Tutta la partita a darle e prenderle, come in un grande match di pesi welter. 6 FAZIO Gara alterna, in cui regge senza fatica i chili di Petkovic e fatica di più con la mobilità di Di Francesco e Verdi. Prova a fare il centravant­i con un bel tiro di poco alto sopra la traversa, perde in disimpegno un paio di palloni pericolosi. 6 JUAN JESUS I «tagli» continui di Di Francesco lo mettono alla prova, ma non cade mai nella trappola. 6,5 BRUNO PERES Gioca a sinistra per dare un turno di riposo a Kolarov e se la cava bene, limitando lo spauracchi­o Verdi. Esce nella ripresa per l’ennesimo infortunio muscolare. 7 PELLEGRINI Sempre il più il palla tra i centrocamp­isti gialloross­i, per mobilità e precisione. In assenza di Kolarov batte lui i corner: uno innesca il gol di El Shaarawy. Merita più spazio. 6 DE ROSSI Prova a velocizzar­e il gioco come vuole l’allenatore, ci riesce a targhe alterne. Nel finale concede una punizione che mette i brividi all’Olimpico.

STROOTMAN L’impegno è sempre al top, senza trovare la scintilla che prima dell’odissea degli infortuni non mancava mai.

DEFREL Ci mette la buona volontà e la corsa, ma la parte tecnica non è al livello di una «grande» di serie A. Per ora, al massimo, può ambire all’etichetta di «generoso». Esce con una caviglia malconcia. In dubbio, come Peres, per il Chelsea.

DZEKO Primo tempo di altissimo livello, con tutti i movimenti di un «nove e mezzo». Sbaglia solo la cosa che sembrava più facile: un colpo di testa senza opposizion­e sul solito corner battuto bene da Pellegrini. Nella ripresa gli annullano un gol per questione di millimetri. 7 EL SHAARAWY Si accentra spesso per dare un punto di riferiment­o a Dzeko. Talvolta esce dal gioco, ma il gol è di rara bellezza. Tanto da far sorridere Totti in tribuna. 6,5 PEROTTI Tiene palla nel finale, un po’ come faceva Totti ai bei tempi. Alla sua classe non si può rinunciare. 6 MORENO Onestissim­o lavoro da terzino sinistro. 6,5 DI FRANCESCO Vara un maxi turnover con 8 giocatori di movimento cambiati su 10 rispetto al Crotone. Il terzo 1-0 vale 9 punti «racchi» ma pesanti. 6 FABBRI Dirige sempre con lo stesso metro di giudizio. Non è poco.

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Protagonis­ta Brighenti, a destra, in azione a Venezia

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