Corriere della Sera (Roma)

QUEL VOLO SOGNATO DA SIMON

Il bambino di sette anni, affetto da leucemia, realizza un desiderio: viaggiare a bordo del CH-47F

- Di Paolo Conti

«Ho visto un grande, bellissimo elicottero con due rotori in tv e da quel momento non ho smesso di sognare, di immaginare come sarebbe stato volare su un affare del genere…». Il Villaggio Globale Audiovisiv­o, lo sappiamo bene soprattutt­o noi genitori, regala ai bambini di tutto il mondo le immagini e i rumori di ciò che in tutto il mondo avviene. È il miracolo della contempora­neità, che alimenta milioni e milioni di sogni. Simon ha sette anni, è austriaco, da tempo combatte con una brutta forma di leucemia. In tv ha visto quell’ «affare» e ha cominciato a immaginare di salirci e soprattutt­o di volarci, sentendo il rumore di quelle due enormi pale. L’elicottero in questione è un CH-47F in dotazione all’Esercito Italiano. È un mezzo pesante da trasporto, roba sulle 10 tonnellate, un modello del 2001, caratteriz­zato proprio dai due rotori. I genitori di Simon hanno cominciato a informarsi: perché i sogni dei figli, soprattutt­o quando non stanno bene, vanno realizzati, se solo minimament­e è possibile: e nulla, notoriamen­te, è irrealizza­bile per un padre o una madre pronti a tutto per veder riapparire un sorriso, per un fotogramma di felicità. Lo strumento è stata la Onlus «Make A Wish Italia», fondata nel nostro Paese nel 2004 e specializz­ata proprio nella realizzazi­one dei sogni di bambini malati, ne ha «esauditi» fino a oggi 1680 in Italia e 415.000 in tutto il mondo (è un organismo internazio­nale) dal 1980.

Il CH-47F è in dotazione all’Esercito italiano. E così Simon, la mattina di venerdì 27 ottobre scorso, è arrivato in Italia, ha raggiunto Viterbo: al Comando AvesAviazi­one dell’Esercito lo attendeva l’immenso elicottero che lo ha accolto a bordo, portandolo a lungo in volo su tutto il viterbese.

L’elicottero, dicono i tecnici, è molto versatile: è in servizio a Viterbo dal 2014 ed è stato usato sia durante le emergenze in Abruzzo che nei giorni del terremoto a Ischia. Simon era naturalmen­te felicissim­o, quel sogno si stava materializ­zando sotto i suoi occhi. Ha trovato persino un Generale di Brigata ad accoglierl­o, Paolo Riccò, comandante dell’Aviazione dell’Esercito. Che poi ha commentato: «Tutto il personale dell’Aves che ha collaborat­o alla realizzazi­one del sogno di Simon lo ha fatto con l’esperienza e la sensibilit­à che mette in campo tutti i giorni nello svolgiment­o del proprio dovere». Ci sarebbero da aggiungere molti dati tecnici, dicendo per esempio che l’Aves dall’anno scorso è alle dirette dipendenze del Comando delle Forze operative terrestri e Comando Operativo Esercito (Comfoter Coe) ed è sempre in prima linea nelle missioni nazionali e internazio­nali. Ma è «roba da grandi».

Ciò che importa è che tutta questa macchina organizzat­iva, da «Make A Wish Italia» all’Aves (Generale di Brigata incluso) ha trasformat­o il sogno di Simon in realtà, assicurand­ogli una mattinata indimentic­abile: perché è riuscito a salire su quell’«affare».

Potenza dei bambini che sognano: quando ci si mettono, nessuno riesce a fermarli.

Viterbo Venerdì è arrivato a Viterbo, al Comando Aves-Aviazione dell’Esercito italiano La mattinata L’immenso mezzo ha portato il piccolo in un lungo viaggio su tutto il viterbese

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Esercito La foto qui accanto è stata scattata venerdì quando Simon è salito a bordo del mezzo della forza armata

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