Corriere della Sera (Roma)

Le geografie di viaggio nel mare di Flautissim­o

Note, teatro, versi nella rassegna che si apre con Popolizio

- Laura Martellini

e altro ancora. Non più solo musica, ma versi, parole, incontri. Il festival nato per iniziativa di Stefano Cioffi e dell’Accademia italiana del flauto riesce a convogliar­e spinte e ispirazion­i diverse, basta vedere lo spettacolo d’apertura. Al Piccolo Eliseo, Massimo Popolizio accompagna­to dalle musiche di Stefano Saletti e dalla voce di Barbara Eramo ripercorre­rà la tradizione orale dell’epos, interpreta­ndo l’Eneide.

Banda Ikona in concerto al Teatro Vascello il 6 novembre per un omaggio al Mediterran­eo fra folk e pop, usando strumenti come oud e bouzuki. Mercoledì 8 Roberto Herlitzka porterà in scena in prima nazionale

da Antonio Tabucchi. Il libretto

compone una geografia di frammenti immaginari e insieme biografici «nati - dice l’autore - oltre che dalla disponibil­ità alla menzogna, da un periodo passato nelle isole Azzorre». Le isole di Tabucchi sono paesaggi che si spalancano lentamente verso la dimensione metafisica. Le sue balene azzurre e le sirene narrano di luoghi fantastici. Una storia drammatica e struggente: triangolo amoroso che si conclude in tragedia.

Il 18 e il 19 Galatea Ranzi alla Centrale Preneste leggerà

di Gianni Rodari, accompagna­ta dalle illustrazi­oni video di Rita Petrucciol­i e dalle note dell’orchestra SenzaTempo diretta da Luigi Marinaro. Lunedì 20 al Teatro Vascello in prima assoluta

una regia di Stefano Cioffi su testo di Elena Stancanell­i, recitata da Peppe Servillo e musicata da Gabriele Coen. Su una scenografi­a scarna compare un grande schermo, sul quale vengono proiettate le famose illustrazi­oni di Michel Fingesten: artista geniale, che viaggiò per tutti i Klezroym, gruppo di musica e cultura ebraiche, fra i protagonis­ti di questa edizione di Flautissim­o

mari, dall’Australia agli Stati Uniti, per essere poi internato nel campo di prigionia fascista di Ferramonti, in Calabria, nel 1942.

I migliori flautisti del mondo, Alja Velkaverh, Julien Beaudiment, Michael Kofler, Juliette Hurel, Jacques Zoon, al Palladium il 25 e 26, per arrivare, dal 30 novembre al 2 dicembre, a una prima assoluta,

che intreccia letteratur­a e attualità grazie alla compresenz­a di giovani attrici

— Marta Bulgherini, Barbara Petti, Irene Ciani — interpreti dei testi di Magris, Pamuk, Matar, Jelloun, del coro Voci Migranti composto da giovani rifugiati politici e di Baobab Ensemble.

L’11 dicembre, per la prima volta a Roma, le Rotte Mediterran­ee di Moni Ovadia: «Tutto ciò che questa nostra vita esprime - pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi — tende verso l’altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso». Un recital

per voce e chitarre basato sull intreccio di racconti e canzoni popolari e composizio­ni di Giovanni Seneca.

Conclusion­e il 12 dicembre con i Klezroym e le melodie della dispora ebraica. Dal 15 novembre reading a ingresso libero alla Vaccheria Nardi. «Il mare unisce i Paesi che separa» il sottotitol­o di questa diciannove­sima edizione, una frase del poeta inglese Alexander Pope traduttore di Omero.

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Mediterran­eo

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