L’ARMA PIÙ POTENTE? I VOLONTARI
C’è un problema che possiamo affrontare e risolvere in molti casi: è il cancro. E che sia affrontabile lo dimostra Airc, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, incontrando nelle università italiane gli studenti non solo di medicina ma anche di altre facoltà. E non a caso. La ricerca è fondamentale per arrivare alla cura ma in prospettiva deve abbracciare sempre di più discipline diverse. Oggi tocca a La Sapienza e all’Università Federico II di Napoli e l’occasione è preziosa per capire due cose importanti. La prima che la ricerca ha bisogno di risorse e cervelli: questi ultimi nel nostro Paese ci sono, e sono di altissima qualità; le risorse, invece, scarseggiano e perciò Airc e altre associazioni si mobilitano da anni nelle piazze e con altre mille iniziative aiutate da uno stuolo di volontari e donatori che credono nella sfida e la sostengono. Oggi, con i finanziamenti pubblici sempre drammaticamente insufficienti, i mezzi raccolti da Airc sono determinanti per compiere passi avanti nella malattia che ogni giorno colpisce mille nuove persone. Gli scienziati in questi incontri de «I giorni della ricerca» lo dimostrano e accanto a loro ci sono persone che hanno superato la malattia grazie ai frutti degli studi compiuti dimostrandone l’efficacia. Ma senza l’impegno e l’adesione dei volontari che condividono con passione gli stessi obiettivi, l’impresa sarebbe ancora più difficile. E così dimostrano che ognuno di noi può essere protagonista della conquista di un sogno: vincere il cancro.