La Rinascente, intuizione fulminea di D’Annunzio, è il paradiso delle signore
Pare che D’Annunzio lo abbia inventato in un fulmine, quel nome del «grande magazzino»: La Rinascente. Nome augurale, una mano santa per la Raggi! Orbi di un’inaugurazione vip — ma cantava Vals (Filippo), rampollo di Pietro e Camilla Valsecchi, i produttori, e si mormora ci fossero con Beppe Fiorello e Francesco Gabbani — , svicolando tra resti di lavori stradali mai finiti, sacchi di spazzatura abbandonati e tacco 12, corriamo alla spicciolata a vedere la meraviglia, lo scintillio della merce, le signorine solerti, le scale mobili dove bambini tentano di andare controcorrente: un paradiso per le signore. Sembra come essere usciti dalla guerra! Il piano più ambito? Il bar-ristorante e terrazza, d’obbligo (senza consumare) il selfie con la berniniana torre di Sant’Andrea Delle Fratte. Viste già Flaminia Marinaro Patrizi, Sabrina Florio, Marina Astaldi, Carlotta Modica Grandinetti. Al té Paolo Tinarelli con Andrea Spina della Cimarra, Denise Pardo. In terrazza tra molti sconosciuti, appena pallida, Antonia Dalì.