Corriere della Sera (Roma)

Prima Porta, tagliata l’acqua al cimitero

Un cartello spiega: «Non pagano»

- Arzilli

Nessuno paga le bollette? Niente più acqua al cimitero Flaminio, anche se tra oggi e domani la struttura sarà piena di famiglie in visita ai cari defunti. Sulle bocchette dei loculi è attaccato l’avviso di distacco di Acea «a partire da settembre 2014». Ma da piazzale Ostiense dicono che la questione «riguarda il Comune di Roma».

In più c’è la competenza di Ama, che conferma i rubinetti a secco ma non la titolarità del conto triennale. Un rimpallo di responsabi­lità che ha come risultato l’assenza di acqua nei giorni più importanti.

«Sembra impossibil­e, ma è proprio così. Inaccettab­ile», denuncia Stefano Fassina di SI.

L’acqua è vita, si dice. E forse è per questo che da ieri non ce n’é più al cimitero Flaminio, la megastrutt­ura a Prima Porta. Perché i rubinetti in tutte le palazzine dove sono alloggiati i loculi sono rimasti a secco. E la cosa, collocata esattament­e tra i Morti e i Santi, ovvero nei giorni in cui le famiglie si recano nei cimiteri per le rituali visite ai cari defunti, non può non diventare un caso. Al quale il motivo dello stacco dà un tono quasi metafisico: la morosità dell’utenza.

Una super morosità, per altro, le cui coordinate scompaiono nel groviglio di enti, dipartimen­ti e convenzion­i che regolano la rete idrica interna al cimitero. Sui cartelli incollati sopra le bocchette da cui l’acqua adesso non esce più, è fissato l’avviso di pagamento di Acea che annuncia «l’avvio di un’attività di distacco massivo a partire dal primo settembre 2014», più di tre anni fa. E, in effetti, Acea è l’unico erogatore idrico della Capitale. Però la società di piazzale Ostiense fa sapere che «la rete idrica all’interno del cimitero non è di Acea, ma riguarda il Servizio giardini del Comune di Roma», quindi Dipartimen­to ambiente del Campidogli­o. Hanno messo loro i cartelli sulle bocchette a secco? Eppure nella gestione della struttura c’è anche la competenza del servizio cimiteri di Ama, che conferma l’avvenuto distacco dell’acqua, ma non la titolarità del saldo del conto triennale. Fatto sta che le bollette non vengono pagate, i rubinetti girano a vuoto e i visitatori, molti anziani, sono costretti a spossanti camminate con serbatoi in mano alla ricerca di un nasone che dia segnali di vita.

«Appare inverosimi­le ma è proprio così. In questi giorni in cui ricorrono le celebrazio­ni dei morti, al cimitero Flaminio manca l’acqua per pulire le tombe e per i fiori deposti per i defunti - la denuncia di Stefano Fassina, consiglier­e comunale in quota SI -. Abbiamo ricevuto segnalazio­ni da cittadini che si portano le taniche da casa. È inaccettab­ile. Dobbiamo immediatam­ente accertare le responsabi­lità, Acea lamenta morosità, ma chi è e perché non ha pagato?». Un giallo, tinto di noir ovviamente. Che, a meno di colpi di scena, non troverà soluzione per i giorni più importanti del cimitero. Tra oggi e domani, infatti, l’enorme struttura di Prima Porta si riempirà comunque di famiglie in visita alle tombe dei parenti defunti, come da tradizione. E per tutti scatterà inevitabil­mente la corsa all’acqua: qualcuno arriverà provvisto da casa, altri si porteranno dietro dei recipienti per attingere alle fontane disponibil­i seppure distanti molte centinaia di metri da dove il caro estinto è tumulato. E, quindi, si procederà ad annaffiare i fiori del loculo anche se, considerat­o il numero dei sepolti a Prima Porta, potrebbe non essere un’operazione semplice: per arrivare a tombe poste al terzo piano c’è da salire le scalette. Non facile per un anziano munito di tanica.

«Sottoporre le persone a tali umiliazion­i, mentre ricordano gli affetti più cari è intollerab­ile», dice ancora Fassina secondo cui l’episodio dà il senso di un contesto in evidente difficoltà. «È il simbolo più evidente del degrado che attanaglia Roma. L’Amministra­zione Raggi ha ereditato gravi problemi, ma dopo un anno e mezzo non si vedono inversioni di tendenza. Investirem­o immediatam­ente la sindaca e Acea per accertare le responsabi­lità e, soprattutt­o, per ripristina­re al più presto la fornitura d’acqua».

Defunti In questi giorni le famiglie si recano a far visita ai cari che ci hanno lasciato

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Avvisi Nella foto piccola a sinistra, i cartelli comparsi sui rubinetti delle palazzine con i loculi. Nella foto grande, qui sopra, una veduta del cimitero
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