«Trouble no more» Il mito Bob Dylan e i suoi anni perduti
Auditorium Il docu-film «Trouble No More» di Jennifer Lebeau racconta i tre anni di rinascita spirituale del cantautore premio Nobel per la Letteratura
«Sono sempre stato un fan di Bob Dylan, è stato i l pr imo concerto che ho visto da bambino, mi ci portò mia madre alla Kentucky State Fair. Da allora la sua musica mi ha accompagnato, spesso sento dei suoi pezzi prima di girare, mi servono come ispirazione nel mio lavoro». Michael Shannon è alla Festa di Roma in doppia veste, come uno dei protagonisti, ieri sera in sala Sinopoli, di uno degli Incontri ravvicinati della rassegna. E come interprete del docu-film Trouble
No More di Jennifer Lebeau. Costruito con materiale inedito dei concerti del Gospel tour di Dylan, filmati che si credevano perduti, montati con intermezzi in cui l’attore recita dei sermoni scritti per l’occasione da Luc Sante.
Non un concert movie, dunque, ma neanche un documentario. Piuttosto un tentativo di fare luce su quello che è stato definito «The lost period», l’era perduta. I tre anni , dal 1979 al 1981 che rappresentano il periodo più controverso della carriera di Bob Dylan, quando molti fan vissero con fastidio il suo percorso di fede, la sua rinascita come cristiano evangelico, segnato da tre album Slow Train Coming, Saved e Shot of Love. E un tour, in cui si trovò a suonare con una delle migliori band della sua carriera: Fred Tackett alla chitarra, Tim Drummond al basso, Jim Keltner alla batteria e il leggendario Spooner Oldham alle tastiere, oltre alle vocalist Clydie King, Gwen Evans, Mona Lisa Young, Regina McCrary e Mary Elizabeth Bridges.
Dylan ha visto il film e lo ha apprezzato racconta la regista. «Anche se — aggiunge Shannon — il suo manager ci ha confermato che lui è concentrato sul presente, il suo passato interessa più a noi che a lui. La trovo una dimostrazione della sua grandezza come artista: lui non pensa mai alla leggenda che è diventato » . Di quegli anni il premio Nobel per la letteratura in un’intervista a Newsweek nel 1997 spiegò: «Ho trovato la religiosità nella musica. Credo in queste canzoni».
Di recente Shannon ha interpretato anche Presley in Elvis & Nixon. I due, sostiene, hanno qualcosa in comune. «Una delle cose che mi ha più colpito di Elvis era il suo essere profondamente spirituale, alla ricerca non tanto del successo, quanto di una maniera di migliorarsi, di trovare un senso al suo operato. Una profonda spiritualità che si ritrova anche in Dylan». Il dvd di Trouble No
More sarà uno dei contenuti speciali del cofanetto in uscita Trouble No More – The Bootleg
Series Vol. 13 / 1979-1981, otto cd con quindici pezzi mai pubblicati prima.