Completati i restauri, a Ostia Antica rinasce il Decumano
I restauri durati quattro anni. I lavori per una via fluviale
Rinasce il Decumano, la via che attraversava Ostia Antica: ora sono disposizione dei visitatori 187 ambienti restaurati, ovvero monumenti pubblici e privati, terme e botteghe commerciali, 670 metri salvati dalla copertura boschiva e dalla vegetazione infestante con quattro anni di lavoro.
Sembra quasi di sentire il suono del viavai di commercianti e artigiani tra tabernae e magazzini, camminando sul Decumano di Ostia Antica. Il traffico prodotto dalla vita riappare sullo stradone liberato dalla vegetazione, dove si muovevano carri e merci che (nel II secolo d.C). transitavano per raggiungere Roma.
Da ieri questa parte di città antica è restituita a chi volesse conoscerla: sono stati aperti al pubblico 187 nuovi ambienti posti a sinistra del Decumano, che poi è la strada che attraversava la città dalla via Ostiense.
I fondi stanziati dal ministero ammontano a circa 1,8 milioni di euro per la riapertura di 13 mila metri quadrati di edifici restaurati, strutture salvate dalla copertura boschiva con quattro anni di lavoro.
«Questo imponente restauro - spiega la direttrice del parco archeologico, Mariarosaria Barbera - ha consolidato e pulito gli edifici alla sinistra del Decumano per 670 metri lineari, su un percorso ricco di monumenti, magazzini e locali commerciali. Tra portici, tabernae e domus si aprono il cosiddetto monumento repubblicano, il tempio Collegiale e la sede degli Augustali. Più in là il caseggiato del Sole, esempio di edilizia residenziale e commerciale, e il mitreo dei serpenti, con gli affreschi protetti da una nuova copertura». Infine conclude Barbera: «Sono stati consolidati e restaurati 31 ambienti nei quali si articolavano le Terme dell’Invidioso, che conservano ampi mosaici con figure marine».
Un restauro imponente per la città antica più grande del Mediterraneo, «pensiamo ad un progetto da presentare all’Unione Europea simile a quello per Pompei», commenta il ministro Dario Franceschini, presente all’inaugurazione. « Sono molto soddisfatto per il lavoro faticosamente,
Pensiamo a un progetto da presentare all’Unione Europea simile a quello per Pompei Dario Franceschini
e silenziosamente portato avanti per quattro anni, e che rappresenta - dice Franceschini - la dimostrazione di quanto fatto e quanto ancora si può fare».
E poi sottolinea che Ostia Antica può dare un grande contributo al turismo internazionale (anche per la sua vicinanza con Roma), «ma si sta lavorando perché la gestione di siti come questo non sia solo considerato per numero di visitatori ma anche per il lavoro di tutela del patrimonio e per la didattica». Lo stesso ministro poi precisa per questo quanto sia importante migliorare il collegamento con Roma e con il Tevere. E su questo tema Barbera annuncia una novità. «Abbiamo intenzione di portare i turisti da Roma via fiume recuperando il rapporto tra questa città ed il Tevereannuncia Barbera - abbiamo vinto un band0 regionale per questo collegamento. La partenza sarà da ponte Marconi. Ora il Municipio deve completare le attività sulla banchina e la strada, mentre noi ci stiamo occupando dell’accesso interno. Questi lavori dovrebbero chiudersi a metà del 2019». Ma per mantenere una città antica come Ostia servono continue risorse, così Franceschini ricorda l’Art Bonus: «Penso che, come è avvenuto per il Colosseo o l’Arena di Verona, se una grande azienda italiana decidesse di legare il suo nome a Ostia Antica farebbe del bene a se stessa e al Paese».