Corriere della Sera (Roma)

Immobile, Milinkovic e Luis Alberto: allarme nazionali

- di Stefano Agresti

L’allarme è triplo. Perché la Lazio non ha molti giocatori convocati in Nazionale (appena sette più i ragazzini portoghesi Pedro Neto e Bruno Jordao), ma di quei pochi almeno tre sono a rischio, o comunque tengono in apprension­e. C’è ansia innanzitut­to attorno a Ciro Immobile, atteso dal doppio confronto con la Svezia, «la sfida più importante della mia carriera perché vale un Mondiale», e la affronta non al massimo della condizione.

«Domenica durante il riscaldame­nto, prima dell’Udinese, ho avuto buone sensazioni: ero pronto per giocare, ma con quel campo ho preferito che l’incontro sia saltato». Come e quanto lo impiegherà il commissari­o tecnico Ventura? Difficile immaginare che non sia titolare almeno nella gara d’andata, in Svezia, considerat­i i gol segnati e il rendimento d’inizio stagione; poi si vedrà in base all’andamento della prima partita.

Un po’ di inquietudi­ne accompagna anche Luis Alberto e Milinkovic-Savic, i quali hanno coronato il loro sogno – la conquista di un posto nelle rispettive nazionali – ma sono attesi da un programma massacrant­e. Lo spagnolo giocherà a San Pietroburg­o martedì e non sarà a Roma prima di giovedì, a 48 ore appena dal derby.

Quel giorno arriverà anche il serbo, ma da una destinazio­ne ancora più lontana: l’Oriente. La sua selezione sarà in campo venerdì in Cina e martedì in Corea del Sud, una trasferta molto più lunga e stancante rispetto a Luis Alberto: chissà se riuscirà a recuperare tutte le energie prima della Roma.

Ma perché la Lazio ha un numero così ridotto di convocati? Sono sette, dicevamo: oltre ai tre citati, ci sono Parolo, Strakosha, Lukaku e Murgia. Il fatto è che sono rimasti a Roma innanzitut­to De Vrij, guida difensiva dell’Olanda che si sta ricostruen­do dopo l’eliminazio­ne mondiale, nei confronti

Nazionali Il bomber non al top fisicament­e, gli altri due torneranno a sole 48 ore dal derby del 18

del quale il c.t. Advocaat ha avuto un occhio di riguardo, e poi Lulic e Marusic, non impegnati rispettiva­mente con Bosnia e Montenegro.

Intanto si continua a discutere di curva chiusa. È uscita allo scoperto anche l’Unione consumator­i, che attraverso il suo vicepresid­ente, Denis Nesci, ha sposato la linea di Lotito: «Non possiamo accettare che tutti i tifosi, anche quelli che non hanno commesso nessun atto irrispetto­so verso il popolo ebraico, paghino con la chiusura della curva. Per questo sosteniamo la battaglia di Lotito e chiederemo il rimborso delle partite a porte chiuse per tutti i tifosi estranei ai fatti».

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Trascinato­re Ciro Immobile, 27 anni, capo cannoniere con 14 reti

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